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Aiuti per studenti universitari in Italia: una guida completa

Stai pensando di iscriverti all'università o sei già studente presso un ateneo italiano? Ecco tutto quello che devi sapere per gestire al meglio i costi legati allo studio.

5' di lettura

Il COVID-19 ha trasformato profondamente il mondo dell’istruzione, università comprese. Lezioni esclusivamente online o in modalità ibrida, mobilità ridotta, pochi programmi di scambio: la vita universitaria è cambiata molto durante la pandemia. Ma ci sono buone notizie: le cose stanno lentamente tornando alla normalità, e gli studenti sperano di poter tornare a fare lezione in aula questo autunno.

Un aspetto della formazione universitaria però non è mai cambiato: i costi. Se anche tu stai cercando aiuto per finanziare i tuoi studi, sei in buona compagnia. Per darti una mano, N26 ha redatto una guida alle forme di aiuto per studenti universitari a cui puoi accedere in Italia. Continua a leggere per scoprire come ricevere contributi economici per i tuoi studi.

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Sostegno economico per studenti: cosa significa e quanti tipi di aiuto esistono?

Le forme di sostegno economico agli studenti mirano a coprire le spese legate alla vita universitaria, quali le tasse d’iscrizione, i canoni di locazione e il costo della vita (che comprende cibo, abbigliamento, bollette, attività ricreative, ecc.). Se non riesci a finanziare autonomamente queste spese, puoi richiedere diversi tipi di agevolazioni e aiuti economici. In Italia sono disponibili 4 forme principali di sostegno agli studenti: azzeramento o riduzione delle tasse universitarie, borse di studio, collaborazioni studentesche e prestiti d’onore. Per accedere alle agevolazioni concesse sulla base di criteri di reddito dovrai presentare l’attestazione ISEE e ISPE relativa al tuo nucleo familiare, che puoi ottenere rivolgendoti a un CAAF. Vediamo le 4 tipologie nel dettaglio.

Azzeramento o riduzione delle tasse universitarie

Le disposizioni del MIUR prevedono agevolazioni sulle tasse di iscrizione alle istituzioni universitarie e AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) statali sulla base di requisiti economici e di merito. Come indicatore della condizione economica viene richiesta l’attestazione ISEE e ISPE. A partire dal 2017 è stata introdotta la cosiddetta "No-Tax Area", ovvero l’esonero dalle tasse universitarie per chi ha un ISEE inferiore a 13.000 €. Per chi invece ha un ISEE compreso tra 13.000 € e 30.000 € sono previste riduzioni dell’importo dovuto. Al primo anno di immatricolazione è richiesto solo il requisito di reddito, mentre dal secondo anno per mantenere le agevolazioni è necessario anche soddisfare alcuni criteri di merito: essere in corso e aver conseguito un numero minimo di crediti formativi (CFU). Nel caso di iscrizione al secondo anno, questo corrisponde a 10 CFU da ottenere entro il 10 agosto del primo anno. Nel caso di iscrizione ad anni successivi, corrisponde a 25 CFU da maturare nei 12 mesi antecedenti il 10 agosto che precede l’iscrizione.

Borse di studio

Le borse di studio sono contributi in denaro riconosciuti agli studenti universitari in possesso di determinati requisiti come sostegno economico per affrontare il percorso di studi. Per ottenere una borsa di studio devi fare domanda partecipando al relativo bando, in cui sono specificati i parametri, le modalità e i tempi di accesso. In Italia esistono diversi tipi di borse di studio, in base all’ente che le eroga.

Borse di studio regionali

Sono erogate dalle singole regioni o province autonome a beneficio degli studenti iscritti alle università e istituzioni AFAM con sede in quel territorio. Vengono assegnate attraverso un concorso sulla base di criteri di merito e di reddito e comprendono l’esonero dalle tasse universitarie. Gli importi variano a seconda della regione e della condizione dello studente come in sede, pendolare o fuori sede. Tuttavia, il MIUR stabilisce gli importi minimi, che per l’anno accademico 2021/2022 sono stati definiti come segue: 5.257,74 € per gli studenti fuori sede, 2.898,51 € per gli studenti pendolari, 1.981,75 € per gli studenti in sede. Una parte della borsa può essere erogata sotto forma di buoni per la ristorazione o il servizio mensa. Inoltre, se studi come fuori sede, puoi fare domanda per ricevere alloggio all’interno di una residenza universitaria ad una tariffa calmierata. I bandi di concorso vengono pubblicati sui siti web dei singoli enti regionali per il diritto allo studio.

Borse di studio delle università

Si tratta di borse di studio erogate dalle singole università e destinate agli studenti particolarmente meritevoli. Le condizioni variano a seconda degli Atenei, che possono stabilire esclusivamente criteri di merito o considerare anche la condizione economica, oppure possono conferire borse di studio riservate a determinate categorie di studenti, ad esempio quelli fuori sede. Per accedere a tutte le informazioni specifiche, consulta il sito dell’università in cui desideri studiare. 

Borse di studio INPS

L’INPS offre alcune borse di studio destinate ai figli e agli orfani di dipendenti e pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, alla Gestione Assistenza Magistrale e al Fondo ex IPOST. Le borse vengono assegnate tramite bandi di concorso che vengono pubblicati annualmente sul sito web dell’Istituto, generalmente tra il penultimo trimestre dell’anno e il primo trimestre dell’anno successivo. Trovi tutte le informazioni alla pagina dedicata del sito INPS.

Collaborazioni studentesche

Diverse università ed enti regionali offrono agli studenti la possibilità di effettuare una collaborazione part-time retribuita, per un massimo di 150 ore. Le mansioni da svolgere consistono in incarichi di assistenza, tutorato o amministrazione, ad esempio all’interno delle biblioteche o delle segreterie di Ateneo. I bandi prevedono requisiti di reddito e di merito e le collaborazioni vengono assegnate tramite graduatoria.

Prestiti d’onore

I prestiti d’onore sono forme di finanziamento agevolato pensate per aiutare i giovani a sostenere i costi legati al percorso universitario. Sono erogati dalle banche in collaborazione con gli Atenei e possono prevedere requisiti di reddito e di merito. Il chiaro svantaggio, rispetto alle borse di studio, è che la somma ricevuta deve essere restituita al termine degli studi. Tuttavia, in confronto ai normali prestiti, i prestiti d’onore prevedono modalità di rimborso.

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