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10 buoni motivi per studiare all’estero

Studiare all’estero è un'ottima idea: sviluppo professionale, arricchimento culturale, possibilità di viaggiare e contributi economici sono solo alcuni dei buoni motivi per farlo. Scopriamoli insieme.

7' di lettura

Dopo più di un anno di lockdown, finalmente il mondo sta cominciando a riaprire. Magari stai già programmando la tua prossima vacanza lontano da casa. Ma hai mai pensato di spingerti ancora più in là e studiare all’estero? Di certo saresti in ottima compagnia: nel Vecchio continente sono circa 300.000 gli studenti che effettuano un soggiorno di studio all’estero con Erasmus+, il programma di scambio universitario dell’Unione Europea, che offre anche lauree magistrali condivise nonché partnership con atenei di tutto il mondo.

Ci sono tantissimi buoni motivi per studiare all’estero, alcuni di natura professionale e altri più personali. Qualunque siano le tue motivazioni, avere l'opportunità di viaggiare, imparare un'altra lingua e conoscere nuove culture sarà un'esperienza straordinaria, soprattutto durante i tuoi studi.  

Sappiamo bene che il primo passo, ossia preparare la valigia e passare il check-in con il passaporto in mano, potrebbe spaventare molte persone. Ecco perché abbiamo deciso di incoraggiarti mettendo nero su bianco i vantaggi più interessanti di studiare all'estero. 

1. Borse di studio e contributi per coprire le spese

Forse pensi che studiare all’estero costi un occhio della testa, ma non sempre è così. Gli studenti che desiderano frequentare un’università straniera per uno o due semestri possono infatti beneficiare di diverse borse di studio. Ecco le principali:

  • Gli studenti che soddisfano i requisiti per ricevere una borsa di studio Erasmus+ ricevono 250-300 € al mese a seconda del paese scelto per coprire le spese di vitto e alloggio. Le borse Erasmus+ sono gestite dai singoli atenei e spesso integrate da ulteriori agevolazioni regionali.
  • Il programma accademico Fulbright offre a laureati e ricercatori la possibilità di frequentare un master o PhD (contributo fino a 38.000 $) o effettuare un periodo di ricerca (contributo fino a 12.000 $) presso un ateneo statunitense. La borsa di studio comprende anche un contributo di 1.100 $ a copertura delle spese di viaggio.
  • I governi stranieri e le istituzioni locali offrono diversi incentivi e borse di studio aperti anche agli studenti internazionali, consultabili sul sito del MAE o dei ministeri dell’istruzione della meta scelta. 

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2. Imparare un’altra lingua

Stando a un sondaggio dell’Unione Europea, il 56% dei cittadini europei parla fluentemente una lingua straniera oltre alla propria madrelingua, il 25% parla tre lingue e il 10% addirittura quattro o più. Sapere una lingua straniera, anche se non si fa in tempo a impararla alla perfezione, presenta diversi vantaggi: migliora la memoria e la capacità di risoluzione dei problemi, affina le competenze di ascolto e pensiero critico, favorisce la concentrazione, facilita l’inserimento professionale e molto altro. Ma, ancora più importante, ogni lingua è anche uno specchio della cultura e quindi uno strumento fondamentale per vedere con occhi diversi il paese che ti sta ospitando e assaporarne la ricchezza e la diversità. Inoltre, se parli con gli altri per migliorare le tue competenze linguistiche, hai ottime probabilità di fare amicizia con persone del posto, il che renderà la tua esperienza all’estero ancora più autentica. 

3. Scoprire i paesi e le regioni circostanti

Lo sapevi che la Germania confina con ben 9 nazioni (Polonia, Paesi Bassi, Svizzera, Repubblica Ceca, Francia, Danimarca, Austria, Belgio e Lussemburgo), che la Spagna ha 17 regioni autonome e il Regno Unito consta di quattro diverse nazioni costituenti? Il punto è: se ti stai domandando perché dovresti studiare all’estero, basta prendere in mano una cartina delle mete papabili per capire quanti altri posti potresti visitare nelle vicinanze spostandoti in bus, in treno o con un breve volo. Trascorrere un semestre a Parigi non vuol dire solo esplorare la “Ville lumière”, ma potenzialmente visitare tutta l’area SEPA approfittando anche di una lunga serie di sconti internazionali riservati agli studenti (vedi il punto 7).

4. Stimolare la crescita personale

Magari da quando hai messo piede in facoltà pensi di essere cresciuto parecchio, ma sappi che frequentare un’università straniera ti porrà dinnanzi a una serie di sfide completamente nuove... che imparerai a superare. Persino un’azione apparentemente semplice come andare al negozio di alimentari sotto casa e interagire con il cassiere non è così scontata. Per riuscirci devi essere in grado di seguire il ritmo della conversazione, capire la lingua a sufficienza e gestire la transazione. Per non parlare delle temute presentazioni all’università davanti a un gruppo di studenti internazionali o del fare nuove amicizie. E potremmo andare avanti all'infinito. Insomma: studiare all'estero ti obbliga a uscire dalla tua comfort zone, favorendo la tua crescita personale.

5. Agevolare l’inserimento professionale

Tra i buoni motivi per studiare all’estero, i vantaggi dal punto di vista professionale sono forse uno degli aspetti più interessanti nel lungo periodo. Secondo la piattaforma IZA World of Labor, frequentando programmi di studio all’estero gli studenti hanno maggiori possibilità di acquisire le competenze e l’esperienza richieste dai datori di lavoro dopo la laurea. Una percentuale compresa tra il 29% e il 54% degli studenti che hanno studiato all’estero ritiene che tale esperienza sia direttamente correlata al successo della loro candidatura dopo la laurea. Peraltro, se parli fluentemente una lingua straniera, riceverai dal 2% al 5% in più di stipendio rispetto a un collega che non ha mai studiato all’estero (anche se ovviamente tutto dipende dall’azienda per cui lavori e dalla lingua in questione).

6. Preparare il terreno per la specializzazione

Magari stiamo anticipando un po’ i tempi, ma d’altra parte è anche vero che ogni punto in più che puoi aggiungere alla tua candidatura per un master o un PhD può fare la differenza. Dopotutto, l’obiettivo è distinguersi in un contesto in cui la concorrenza con gli altri candidati è agguerrita. Le scuole di specializzazione apprezzano i candidati che hanno una mentalità aperta, riescono a lavorare bene in gruppo e sanno gestire le situazioni pratiche. Non c’è dimostrazione migliore di possedere tali qualità di un soggiorno di studio all’estero.

7. Risparmiare sui servizi

Studiare all’estero e risparmiare si può. Gli studenti internazionali hanno svariate possibilità di tagliare le spese e ottenere il massimo dalle loro finanze: l’Interrail Pass è un biglietto ferroviario speciale riservato ai residenti Europei (i non residenti possono richiedere un Eurail Pass) che ti permette di viaggiare in treno in ben 33 Paesi. Se hai meno di 27 anni riceverai uno sconto del 25% sul tuo pass. Molto interessante è anche la Carta internazionale dello studente (ISIC), che offre sconti su oltre 150.000 prodotti e servizi, inclusi alloggio, viaggi, articoli di elettronica e sport. 

8. Coltivare nuovi interessi

Hai mai giocato a bocce a Parigi? Ti è mai capitato di fare bouldering a Barcellona? Magari non ancora, ma studiare all’estero ti permette di ampliare i tuoi orizzonti e di provare attività che non avresti mai pensato di fare a casa tua. Quando vivi in un altro paese incontri persone di ogni tipo con svariati interessi. Le attività sportive e culturali sono un ottimo modo per creare una rete di contatti e fare amicizia. E chissà... magari potresti anche scoprire una nuova passione. Se non ti piace l’attività proposta non importa: almeno l’hai provata.

9. Vedere le proprie radici sotto un’altra luce

Tra i buoni motivi per studiare all’estero, ce n’è uno che spesso passa inosservato: essere immerso in un’altra cultura ti permette di notare le peculiarità della tua. Dagli orari dei pasti ai saluti tipici, passando per il modo in cui si fa la fila per salire sul bus: le abitudini quotidiane variano a seconda del paese, della regione o della città in cui ti trovi e può darsi che alla fine le usanze del posto ti piacciano più delle tue. Quando rientri in patria magari modificherai qualche tua abitudine per via di ciò che hai imparato all’estero, oppure sarai felice che tutto sia tornato alla normalità. In un modo o nell’altro, avrai ampliato i tuoi orizzonti.

10. Beneficiare di tasse universitarie più basse

Quest’aspetto dipende da due condizioni: se hai deciso di prendere una laurea all’estero e che Paese hai scelto per studiare. Ecco alcune opzioni interessanti: 

  • Germania e Austria: nessuna tassa universitaria, ma solo un contributo amministrativo di 100-350 € a semestre
  • Francia: tasse universitarie contenute, comprese tra 170 e 620 € all’anno
  • Spagna: tasse universitarie da 750 a 2.500 € all’anno
  • Paesi Bassi: tasse universitarie da 700 a 2.100 € all’anno
  • Portogallo: tasse universitarie comprese tra 950 e 1.300 € all’anno

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