Ansia da dichiarazione dei redditi? I consigli di N26 per affrontarla senza stress

È tempo di dichiarazione dei redditi e scadenze fiscali, ma il calcolo delle tasse da pagare è fonte di stress: ecco i nostri consigli per evitarlo.
6' di lettura
Dichiarazione dei redditi in scadenza: ci siamo. Giugno è il mese in cui devi presentare uno dei vari modelli (Modello 730 o Redditi) a seconda del tipo di lavoro che fai, in cui riporti i redditi dell’anno precedente e calcoli l’IRPEF (imposta sul reddito). Ma è anche il mese in cui ci sono altre tasse da pagare: da metà anno infatti le scadenze fiscali si moltiplicano. Questo può metterti un po’ di ansia: avrai abbastanza soldi? Ti starai dimenticando qualcosa? L’Imu si paga solo dalla seconda casa in poi? Tari e Tarsu sono la stessa cosa? Niente panico, però. Lo stress, oltre a essere una sensazione negativa in sé e a far male alla salute fisica e mentale, può essere solo fonte di ulteriori errori. Ecco perché abbiamo pensato a una serie di consigli per evitare l’ansia da scadenza e la paranoia fiscale: sono suggerimenti pratici che ti aiuteranno ad affrontare al meglio un periodo piuttosto pieno.

Metti da parte tutti i documenti per la dichiarazione

La prima strategia per ridurre l’ansia da tasse non va messa in atto quando è il momento di pagare, o di fare la dichiarazione dei redditi, ma molto prima: sempre. Durante tutto l’anno, se vuoi evitare di andare in panico all’ultimo minuto, devi mettere da parte tutti i documenti utili per la dichiarazione Se hai la partita Iva, le fatture vanno tenute in ordine. Ma anche se sei lavoratore dipendente, ci sono una serie di cose da conservare perché danno luogo a detrazioni e deduzioni: le spese sanitarie, quelle per i figli, i contributi versati per la pensione complementare, le spese per ristrutturazioni, ecc. La cosa positiva è che da qualche anno molti documenti entrano in automatico nel cassetto fiscale online, che poi andrà a comporre la dichiarazione dei redditi precompilata, di cui parleremo tra poco. In ogni caso, il nostro consiglio generale è quello di tenere sempre tutti i tuoi documenti in ordine.

Metti da parte i soldi per le imposte

Soprattutto per i liberi professionisti, le persone che non percepiscono il salario netto in busta paga, il calendario fiscale può riservare delle sorprese: ci sono dei mesi in cui sembra andare tutto a gonfie vele e il conto in banca cresce, mentre in altri le scadenze fiscali si affollano e ti sembra di non riuscire a stare a galla. È buona norma allora mettere da parte un po’ di soldi per le tasse, in modo da non farsi prendere alla sprovvista quando arriva il momento di pagare. Sotto il materasso? Ci sono posti migliori: uno ad esempio è Spaces, lo strumento di N26 che ti permette di creare degli spazi separati dal tuo conto principale per organizzare i tuoi risparmi per il futuro in modo semplice e veloce.

Non ridurti all’ultimo minuto per calcolare e pagare le tasse

L’ansia paradossalmente può portare a rimandare le cose da fare finché la scadenza non incombe, se non oltre. Non farlo: se possibile, anticipa sia il calcolo della dichiarazione dei redditi che i pagamenti. Esistono diversi modi per non ridursi all’ultimo momento per pagare le tasse: se compili un F24 qualche giorno prima della scadenza, potrai indicare la data in cui questo viene messo in pagamento, affinché i soldi non vengano prelevati dal conto prima del dovuto. D’altro canto, pagare successivamente porta a maggiorazioni che, anche se minime, sono fastidiose e possono far accumulare debiti e sanzioni. Come fare a ricordarsi tutte le date giuste? Continua a leggere per scoprirlo.

Tieni un calendario delle scadenze

Un modo per tenere a bada l’ansia delle tasse è quello di avere un calendario delle scadenze: il cosiddetto “scadenzario fiscale”. Questo strumento è usato da tutti i professionisti perché è impossibile tenere a mente ogni singola scadenza. Inoltre, uno dei motivi di stress principali è proprio l’eventualità di ricevere una sanzione per evasione fiscale (in Italia, sono oltre 1.100 i miliardi di € tasse non riscosse).Un calendario delle scadenze di tasse e imposte è un documento che utilizzi come promemoria, sul quale segni le date entro cui si devono pagare le varie imposte o effettuare altri adempimenti: dichiarazione, imu, bollo auto, tassa rifiuti, ecc. L’Agenzia delle entrate mette a disposizione uno scadenzario fiscale generico: puoi basarti su quello o sfruttarlo come punto di partenza per costruire il tuo calendario personalizzato (escludendo ad esempio le tasse che non ti interessano, se non possiedi un’auto o una seconda casa di proprietà, ecc.). In alternativa, puoi dare un’occhiata alla Guida alle scadenze fiscali 2022 di N26, che risulta aggiornata a quest’anno e riassume tutte le scadenze nella stessa pagina, a differenza dello strumento presente sul sito istituzionale in cui vengono suddivise in base al mese.

Fidati del 730 precompilato

Su 41,2 milioni di contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi nel 2021, più della metà (22,6 milioni) ha utilizzato il modello 730 riservato ai dipendenti: ben 566.000 in più rispetto all’anno precedente. Secondo le statistiche, sono 9 milioni le persone che hanno presentato il modello “Redditi Persone Fisiche” (o PF), e 9,6 milioni quelli che non sono tenuti a presentare dichiarazione perché pagano le tasse tramite sostituto d’imposta. Se devi presentare il 730, probabilmente la tua situazione fiscale e patrimoniale è abbastanza semplice: puoi fidarti del 730 precompilato che trovi accedendo alla tua area sul sito dell’Agenzia delle entrate. Verifica sempre la correttezza di tutti i dati, ma considera di sfruttare questo metodo di dichiarazione redditi facile, veloce e gratuito.

Calcolo tasse da pagare: scegli un professionista

Per situazioni più complesse, o per dire addio all’ansia, la soluzione migliore per calcolare le tasse da pagare è affidarsi a un professionista. Puoi scegliere tra Caaf, patronati e commercialisti, in modo da non doverti più preoccupare al solo pensiero di fare degli errori.

Pagare meno tasse: ricordati di richiedere l’ISEE

Infine, c’è un altro adempimento da non dimenticare. Non si tratta di un’imposta da pagare, ma può risultare un metodo per pagare meno tasse e accedere ad alcuni benefici. È l’ISEE, un documento che descrive la situazione economica complessiva del nucleo familiare. Per richiedere l’ISEE bisogna compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU): anche in questo caso, la cosa migliore è farsi aiutare da un professionista o da un centro abilitato. Se l’ISEE è inferiore a determinate cifre, potrai accedere ad agevolazioni sulle tasse universitarie, a bonus (come il bonus gas, luce e acqua, o l’assegno unico universale per i figli a carico), al reddito di cittadinanza e ad altre agevolazioni comunali e regionali.


DI N26Love your bank

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