Taglio cuneo fiscale: novità della Legge di Bilancio 2025
Il taglio del cuneo fiscale nasce per mantenere il potere d’acquisto dei lavoratori. Qui sotto ti illustreremo cosa è stato confermato con la Legge di Bilancio 2025 e quali sono le novità imminenti.
5' di lettura
Con la pubblicazione Leggi di Bilancio degli ultimi anni e l’adozione dei nuovi scaglioni IRPEF, migliaia di lavoratori hanno visto le loro buste paga aumentare gradualmente.
Tuttavia, gli aumenti non sono bastati per ridurre la pressione fiscale e mantenere immutato il potere d’acquisto dei cittadini.
Con l’arrivo del nuovo anno e l’imminente pubblicazione della nuova Legge di Bilancio 2025, tra l’altro, sono stati rivisti alcuni punti che andranno a cambiare le carte in tavola per alcune categorie di lavoratori, soprattutto coloro che percepiscono redditi intorno ai 35.000€.
Nello specifico, verrà meno l’esonero del contributo IVS del 6% e 7% applicato fino alla fine del 2024, che aveva consentito ai dipendenti di vedere incrementi di circa 70-130€ in busta paga. Questo verrà sostituito con delle indennità variabili che funzioneranno da detrazione IRPEF, a seconda della fascia di reddito in cui ci si trova.
Per fare chiarezza e rendere tutto più semplice, in questa guida ti spiegheremo quali sono le novità per il taglio cuneo fiscale 2025 e quali aumenti poterti aspettare in busta paga.
Per prima cosa, però, partiamo dalla definizione di cuneo fiscale, per andare ad analizzare poi come i tagli sono aumentati negli anni.
Per capire cos’è il cuneo fiscale e comprendere appieno il significato del termine non bisogna essere esperti in materia o avere conoscenze approfondite del sistema di tassazione: ti basta sapere che con “cuneo fiscale” si intende la somma delle imposte che hanno un impatto sul costo del lavoro.
Le imposte comprendono quelle indirette, quelle dirette e i contributi previdenziali che vengono pagati sia dal lavoratore che dal datore di lavoro. Semplificando il concetto, possiamo dire che il cuneo fiscale rappresenta la differenza tra stipendio lordo e netto.
Ad esempio, se il tuo stipendio lordo equivale a 2000 € e quello netto accreditato sul conto è pari a 1500 €, il cuneo fiscale è di 500 €.
Tramite questo parametro si possono definire il costo del lavoro, la pressione fiscale e la situazione generale del mercato. In questo senso, l’Italia si classifica al 5° posto per tassazione tra i paesi OCSE, con una percentuale che arriva al 45,1% per i lavoratori single senza figli.
Seguono poi , Francia (46,8%) Austria (47,2%), Germania (47,9%) e Belgio (52,7%).
Per questo motivo, le normative adottate negli ultimi anni hanno avuto l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale e il costo del lavoro, adottando per esempio i nuovi scaglioni IRPEF e aumentando le detrazioni per alcune categorie di lavoratori.
A fronte delle ultime manovre economiche approvate dal governo sull’estensione del taglio del cuneo fiscale, il nuovo anno prevede alcuni cambiamenti che apporteranno diversi vantaggi a seconda del reddito percepito.
Questo perché, nonostante i tagli abbiano contribuito ad aumentare leggermente gli stipendi in busta paga, lo Stato non è riuscito ad incassare quanto previsto.
In più, la nuova strutturazione degli scaglioni IRPEF ha creato un gap notevole, soprattutto tra coloro che percepiscono redditi leggermente inferiori a 28.000€ (con aliquota al 23%) e coloro che percepiscono redditi superiori (con aliquota al 35%).
Ecco le novità che verranno applicate dal prossimo anno, con l’obiettivo di agevolare varie fasce di reddito.Come anticipato, la Legge di Bilancio 2025 ha confermato la rimozione dell’esenzione del contributo IVS pari al 6% e 7% applicato per tutto il 2024.
Al comma 3, però, si stabilisce che ai lavoratori dipendenti con un reddito massimo di 20.000€ verrà riconosciuta una somma aggiuntiva esentasse, secondo i seguenti valori:Tra le altre manovre applicate, il Governo conferma la soglia di esenzione fiscale sui Fringe Benefit, che passano da 258,27€ a:
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Cuneo fiscale: significato e definizione
Taglio cuneo fiscale e Legge di Bilancio 2025: cosa cambia
Rimozione dell’esenzione contributo IVS: aggiunta di nuove indennità
- 7,1% per redditi fino a 8.500€;
- 5,3% per redditi tra 8.501 e 15.000€;
- 4,8% per redditi tra 15.001 e 20.000€.
- 1.000€ di detrazione fissa per redditi tra 20.000€ e 32.000€;
- per redditi tra 32.000€ e 40.000€, si applica una detrazione decrescente secondo la formula 1.000 × [(40.000 – reddito complessivo) / 8.000]).
Conferma dell’ampliamento Fringe Benefit e scaglioni IRPEF
- 1.000€ per tutti i lavoratori dipendenti,
- 2.000€ per lavoratori con figli a carico.
- 23% per redditi fino a 28.000€.
- 35% per redditi da 28.000 a 50.000€;
- 43% per redditi oltre i 50.000€.
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