Quanti tipi di partita IVA ci sono?
Quanti tipi di partita IVA esistono?
In Italia esistono due tipi di partita IVA a disposizione dei lavoratori:
- Partita IVA in regime ordinario
- Partita IVA in regime forfettario
Partita IVA in regime ordinario
- Società di persone, ditte individuali o enti non commerciali che esercitano anche un’attività commerciale in misura non prevalente, che nell’anno precedente hanno ottenuto un fatturato di almeno 400.000 € per prestazioni di servizi, o di almeno 700.000 € negli altri casi
- Spa, Srl, Sapa, cooperative, mutue assicuratrici
- Enti pubblici e privati, diversi dalle società, aventi come scopo primario o secondario l’esercizio di attività commerciali
- Trust con oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali
- Stabili organizzazioni di società ed enti non residenti nel territorio dello Stato
- Associazioni non riconosciute, consorzi e altre organizzazioni che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali
- 23%: per redditi fino a 15.000 €
- 25%: per redditi tra 15.000 e 28.000 €
- 35%: per redditi da 28.000 e 50.000 €
- 43%: per redditi oltre i 50.000 €
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- Applicare l’IVA (al 4% per i beni di prima necessità, al 10% in caso di alcuni generi alimentari o turismo, al 22% per gli altri beni o servizi)
- Inviare la dichiarazione IVA all’Agenzia delle Entrate in forma di comunicazione telematica annuale
- Versare l’IVA con il pagamento dell’imposta mensile o trimestrale
- Inviare l’Esterometro (ogni tre mesi)
- Compilare il modello ISA per la verifica dei ricavi e dei compensi
- Pagare Irap, Irpef, addizionali regionali e comunali
- Registri IVA
- Registro degli incassi e dei pagamenti
- Registro dei beni ammortizzabili (es. macchinari e strumenti acquistati)
- Libro unico del lavoro (in caso di dipendenti)
- Libro giornale (movimenti contabili della ditta)
- Libro degli inventari
- Scritture di magazzino (obbligatorio in caso di grandi ricavi)
- Libri sociali e il bilancio di esercizio (per le società)
- Scalare le fatture dei collaboratori
- Scaricare molte spese come carburanti, materiale d’ufficio, software, riparazioni, corsi di formazione, ecc.
- Accedere a detrazioni, bonus e incentivi.
Il regime ordinario semplificato
- Registri IVA
- Registro degli incassi e dei pagamenti
- Registro dei beni ammortizzabili
- Eventuale libro unico del lavoro.
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Scopri i vantaggi di un sottocontoPartita IVA forfettaria
- I tuoi ricavi o redditi annuali non superano la soglia totale dei 65.000 € (anche con diversi codici ATECO)
- Le spese per lavoro accessorio, dipendenti e collaboratori non superano i 20.000 € lordi
- I redditi da lavoro dipendente o assimilati e pensioni non superano i 30.000 € lordi
- Tu non abbia esercitato alcuna attività nei 3 anni precedenti
- La nuova attività non sia il proseguimento di un’altra, svolta come dipendente o autonomo
- Ti avvali di un regime speciale ai fini IVA o di un regime forfettario di determinazione del reddito
- Non sei residente in Italia, a meno che tu non risieda in uno degli Stati membri dell’UE o in uno Stato appartenente all’AEE (Area Economica Europea) che assicuri un adeguato scambio di informazioni e che tu produca in Italia almeno il 75% del tuo reddito
- Effettui operazioni di cessione di fabbricati e relative porzioni o di terreni edificabili, ovvero cessioni intracomunitarie di mezzi di trasporto nuovi
- Partecipi a società di persone, associazioni professionali o a società a responsabilità limitata
- Imposta sostitutiva agevolata al 15% e 5% per le nuove attività
- Nessun obbligo di indicare l’IVA in fattura
- Esonero dalla registrazione e tenuta delle scritture contabili
- Esonero dall’applicazione IVA sulle fatture, dalla ritenuta d’acconto, dal versamento dell’imposta, dall’applicazione Irap, Irpef, addizionali regionali e comunali.
Partita IVA forfettaria o regime ordinario?
- Il fatturato annuo
- Le spese sostenute
- Il settore in cui operi
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