Qual è la differenza tra salario e stipendio?
Scopri cosa si intende per salario, come calcolare il tuo e quali sono le diverse modalità di retribuzione.
5' di lettura
Il salario è la retribuzione percepita da un dipendente in cambio del lavoro svolto e del tempo impiegato. Se lavori per un'azienda, probabilmente il salario è solo una parte del tuo pacchetto retributivo totale. Approfondiamo insieme qual è la differenza tra salario e stipendio e quali altre modalità di retribuzione sono disponibili.Qual è esattamente la differenza tra salario e stipendio? In sostanza, il salario è un importo fisso che il datore di lavoro paga ai dipendenti. L’ammontare del salario e la frequenza con cui ti viene versato dipendono dal fatto che tu percepisca uno stipendio o una paga oraria. Per darti un’idea più chiara, ecco una panoramica delle modalità di retribuzione più diffuse.La commissione è un compenso extra rispetto al salario abituale, che si guadagna per aver raggiunto un certo target, obiettivo o risultato ed è una modalità di retribuzione diffusa soprattutto nel settore delle vendite. I lavoratori dipendenti di solito ricevono un salario base a cui è possibile aggiungere delle commissioni legate alla performance. Questo tipo di remunerazione è un metodo efficace per aumentare le vendite di un’azienda. Ad esempio potresti aver diritto a una commissione se riesci a raggiungere un obiettivo di vendita, come vendere un certo numero di automobili. I bonus vengono a volte definiti incentivi a breve e a lungo termine. Un incentivo a breve termine è un compenso in denaro solitamente versato su base mensile, trimestrale o annuale, in genere quando si raggiungono determinati obiettivi aziendali. Un incentivo a lungo termine copre di norma un periodo dai 3 ai 5 anni e può essere corrisposto in contanti o in quote o azioni della società. A volte i bonus vengono assegnati anche quando, in un determinato anno, l’azienda ha riportato buoni risultati in termini di crescita.Come lavoratore dipendente hai generalmente diritto al pagamento degli straordinari se lavori più delle ore stabilite nel contratto, ossia se superi il numero di ore lavorative che hai accettato di svolgere al momento dell’assunzione. Spesso al lavoro straordinario viene applicata una maggiorazione rispetto alla normale retribuzione. Nei pacchetti retributivi è solitamente incluso un determinato numero di giorni di ferie.La componente monetaria è la quota di salario che ricevi in busta paga. Anche se solitamente il compenso in denaro è la principale (e a volte anche l’unica) modalità di retribuzione dei dipendenti, i pacchetti retributivi possono comprendere anche benefit aziendali non monetari, come l'assicurazione sanitaria, il rimborso delle spese di viaggio o la copertura dei costi per accudire i figli. Per chiarire come calcolare il salario, consideriamo un esempio. Supponiamo che tu guadagni 28,50 € l'ora e lavori 30 ore alla settimana. Ciò significa che in una settimana guadagnerai 855 €, ossia 28,50 € x 30. Se in una determinata settimana tu lavorassi 10 ore in più e a tali ore si applicasse una maggiorazione del 50%, guadagneresti altri 427,50 € (28,50 € x 10 x 1,5). Il tuo salario totale per quella settimana sarebbe quindi di 1.282,50€. Supponiamo invece che tu lavori come venditore presso un’azienda automobilistica con un contratto che prevede un compenso orario base di 20 € per 35 ore settimanali. Il tuo salario settimanale minimo sarà perciò di 700 €, ossia 20 € x 35. Se quella settimana vendi un'automobile a 24.500 € e su quella vendita guadagni una commissione del 20%, riceverai in totale 4.900 €, portando il tuo salario settimanale complessivo a 5.600 €. Ricorda che la commissione non è sempre pagata con cadenza settimanale, quindi è sempre meglio informarsi per sapere quando quella somma extra arriverà sul tuo conto corrente. È sempre importante distinguere tra retribuzione lorda e netta. Per retribuzione lorda s’intende la somma totale che guadagni prima che vengano applicate imposte e ritenute. Una volta trattenuti questi importi, ciò che resta è il salario netto, ossia la cifra che verrà accreditata sul tuo conto. Tutte queste informazioni dovrebbero essere indicate nella busta paga. Per calcolare il tuo salario lordo non devi fare altro che moltiplicare le ore di lavoro indicate nel contratto per la paga oraria e aggiungere eventuali ore di straordinario. Puoi usare questa formula:(Numero di ore indicate nel contratto x paga oraria) + (eventuali ore di straordinario x paga oraria per lavoro straordinario) = salario lordoAd esempio:Il salario è determinato in base alle ore lavorative, quindi l'importo che ricevi dipende da quante ore lavori. Ciò significa che il salario può variare di settimana in settimana. Lo stipendio, invece, è una somma prefissata che ti viene pagata, di solito suddivisa in pagamenti mensili nell’arco dell’anno. Anche lo stipendio è concordato tra datore di lavoro e dipendente al momento dell’assunzione e specificato nel contratto. Le modalità di pagamento del salario dipendono dall’azienda, dal settore e anche dalle regole vigenti nel paese in cui risiedi. Nella maggior parte dei casi, però, il salario viene pagato con frequenza mensile. Vuoi monitorare costantemente le tue spese, sin dal preciso istante in cui il salario arriva sul tuo conto? 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Qual è la differenza tra salario e stipendio? Definizione per i lavoratori dipendenti
Commissione
Bonus
Straordinari e ferie
Componente monetaria della retribuzione
Qualche esempio di calcolo del salario
Cos’è il salario lordo?
Come si calcola il salario lordo?
- Se hai lavorato per 35 ore e la tua paga oraria è di 28,50 €: 35 x 28,50 € = 997,50 €
- Supponiamo che tu abbia fatto altre 15 ore di straordinari, con una retribuzione pari alla tua normale paga oraria maggiorata del 50%. Il calcolo da effettuare è: 15 x 42,75 € = 641,25 €
- Per ottenere il salario lordo, aggiungi agli straordinari la retribuzione pattuita nel contratto: 997,50 € + 641,25 € = 1.638,75€
Qual è la differenza tra salario e stipendio?
Come viene pagato il salario?
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Il salario prevalente è la retribuzione oraria base che i datori di lavoro che emettono contratti governativi devono pagare ai propri dipendenti. Si applica solo ai lavoratori di specifici settori, ad esempio a chi svolge lavori manuali o lavora nel settore edile o meccanico. L’importo specifico è fissato in base all’area geografica e alle condizioni di mercato per far sì che tutti — senza distinzioni di genere o di etnia — lavorino a condizioni paritarie e percepiscano una retribuzione equa. Serve anche a impedire ai contribuenti di pagare al fisco più del dovuto.
Il pignoramento del salario avviene quando, per ordine del tribunale, dalla busta paga di un debitore insolvente viene trattenuta una determinata somma di denaro che, in alcuni casi, può essere inviata direttamente al creditore. Ad esempio, il datore di lavoro può trattenere una parte della tua paga e questa sarà poi inoltrata al tuo creditore fino all’estinzione del debito. Il pignoramento può avvenire in caso del mancato pagamento di tasse, prestiti e dell’assegno per il mantenimento dei figli.
I contributi previdenziali sono una quota dei tuoi guadagni che viene trattenuta dallo stato per finanziare prestazioni di previdenza sociale. Di norma il datore di lavoro trattiene tali importi alla fonte, prelevandoli dallo stipendio lordo. Queste voci sono generalmente elencate nella busta paga.
Molti paesi fissano una soglia di reddito al di sotto della quale non sono dovute tasse. Ad esempio, attualmente in Italia tale soglia è fissata a poco più di 8.000 € per i lavoratori dipendenti e a 9.000 € in Germania. La tassazione applicata varia anche in base al pacchetto retributivo che ti è stato offerto, oltre che alla tua fascia di reddito e alle tue circostanze personali, ad esempio dal fatto che tu abbia o meno dei figli. Prima di accreditarti il salario, il tuo datore di lavoro dovrà scalare dal tuo salario lordo le ritenute necessarie. Dovrà anche fornirti una busta paga che elenchi tutte le imposte trattenute.
Il salario sarà accreditato sul tuo conto con la frequenza indicata nel contratto di lavoro. Quando inizi un nuovo impiego, devi fornire le coordinate bancarie al tuo datore di lavoro che solitamente predisporrà il pagamento tramite accredito diretto. Ciò significa che il tuo salario sarà automaticamente trasferito sul tuo conto. Di norma, il giorno di paga dovrebbe essere indicato nel tuo contratto di lavoro.
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