In che modo l’inflazione può avere un impatto negativo sui tuoi guadagni e come combatterla
L’inflazione può influenzare negativamente i tuoi risparmi, se non fai attenzione. In questo articolo, ti mostriamo delle strategie per combatterla, come investire o sfruttare i conti deposito.
8' di lettura
Se hai seguito i notiziari negli ultimi 2 anni, avrai sentito parlare di inflazione. Probabilmente hai anche sperimentato il suo impatto in prima persona a causa dell’aumento generale dei prezzi dei generi alimentari, delle utenze, dei prodotti di consumo e dei servizi. A ottobre 2022, nell’UE l’inflazione ha toccato il picco record dell’11,5%, scendendo ad appena il 3,6% nell’ottobre 2023. A giugno 2023, la Banca Centrale Europea ha risposto alzando i tassi d’interesse al 3,5%, il tetto massimo registrato negli ultimi 22 anni. Oggi, nonostante l’inflazione sia leggermente calata, molte persone hanno visto i propri risparmi subire un duro colpo.L’inflazione riduce il potere d’acquisto del denaro nel tempo. Questo fenomeno può incidere sulla tua capacità di soddisfare determinati bisogni di base e avere un impatto negativo sui tuoi guadagni. La buona notizia, però, è che puoi intraprendere alcune misure per mitigare gli effetti peggiori dell’inflazione e proteggere il tuo denaro nel lungo termine. In questa guida, esamineremo l’impatto dell’inflazione sul tuo denaro e ti forniremo dei suggerimenti per ottenere il controllo delle tue finanze. L’inflazione consiste nell’aumento dei prezzi nel tempo, che determina la perdita di valore della valuta. In altre parole, significa che il tuo denaro perde potere d’acquisto.Il tasso di inflazione è la misurazione del valore perso in percentuale, sulla base del valore nominale del tuo denaro e di ciò che puoi acquistare con esso. Si tratta cioè di una valutazione della rapidità con cui i prezzi di beni e servizi aumentano. Ecco un esempio: supponiamo che tu abbia acquistato una mela a 1 €. Se l’inflazione fosse del 10%, l’anno successivo quella stessa mela ti costerebbe 1,10 € e il tuo denaro varrebbe il 10% in meno rispetto all’anno precedente. L’inflazione si verifica per ragioni diverse, la maggior parte delle quali dovute all’afflusso di denaro che circola in un’economia, ma anche a problemi di domanda e offerta. Quando l’offerta di una materia prima o di un prodotto scarseggia, il prezzo di quel prodotto aumenta. Allo stesso modo, se aumenta la domanda di un prodotto perché le persone hanno possibilità di spendere, è possibile che anche il suo prezzo aumenti.In risposta all’inflazione, normalmente le banche centrali aumentano i tassi d’interesse per rallentare la spesa e l’indebitamento, contenendo così anche la crescita dei prezzi. Quando i tassi di interesse sono elevati, infatti, prendere in prestito del denaro diventa più costoso e tenere i propri risparmi in un conto deposito è più remunerativo. Se il denaro in circolazione diminuisce, i prezzi tendono a diminuire e il potere di acquisto torna ad aumentare. Idealmente, i tassi d’interesse più elevati esercitano pressione sulle aziende affinché abbassino i prezzi fino a tornare a una condizione di equilibrio tra domanda e offerta. Ma si tratta di un equilibrio delicato: se le banche aumentano i tassi d’interesse in modo eccessivo e troppo rapidamente il mercato del lavoro può subire un rallentamento causando deflazione, disoccupazione e innescando persino una recessione. Per comprendere meglio i fondamenti dell’inflazione, dai un’occhiata alla nostra guida.Un lieve aumento dei prezzi da un anno all’altro è qualcosa di prevedibile e può essere persino considerato il segno di un’economia sana. I problemi nascono quando i prezzi aumentano in modo incontrollato.L’inflazione è caratterizzata da numerose conseguenze negative. Con l’aumento dei prezzi, le persone devono iniziare a spendere di più per soddisfare i propri bisogni primari. Di conseguenza, il costo della vita aumenta e i risparmi perdono valore.Per di più, quando le banche centrali alzano i tassi di interesse per frenare l’inflazione, il prezzo dei prestiti sale e comprare una casa o un’auto diventa più costoso. A subire maggiormente gli effetti dell’inflazione sono le persone con un reddito basso e i giovani, ovvero quelle categorie che spendono una percentuale maggiore delle proprie entrate in beni di prima necessità come l’affitto, la spesa e le utenze.A questo si aggiunge il fatto che gli stipendi delle famiglie a basso reddito non sempre consentono di tenere il passo con i cambiamenti dettati dall’inflazione. Nonostante l’aumento registrato nel 2023, in Europa gli stipendi non sono ancora abbastanza alti da contrastarne gli effetti. E gli investimenti mitiganti, come i risparmi o la casa, sono spesso fuori dalla portata delle persone con redditi più bassi. Abbiamo visto in che modo l’aumento dei prezzi costringa le persone a spendere ogni giorno una fetta maggiore delle proprie entrate. Ma che dire dei fondi presenti sul tuo conto? Aver risparmiato in modo diligente ti protegge dagli effetti dell’inflazione?Non esattamente. Supponiamo che tu abbia 100 € sul tuo conto corrente. Se l’inflazione è bassa (l’obiettivo comune dei governi è mantenerla intorno al 2% annuo), l’anno successivo ti basterà avere 102 € per avere lo stesso potere di acquisto.Ora supponiamo che tu abbia gli stessi 100 € messi da parte in un conto deposito con un tasso di interesse del 2%. La buona notizia è che i tuoi 100 € produrranno 2 € di interessi. Se l’inflazione è del 10%, però, per raggiungere lo stesso potere di acquisto dell’anno precedente avrai bisogno di 110 €. E se l’inflazione continua ad aumentare, i tuoi risparmi continueranno a perdere valore.Sebbene sia impossibile evitare completamente gli effetti dell’inflazione, esistono alcune strategie che possono aiutarti a proteggere i tuoi risparmi.L’aumento dei tassi di interesse comporta alcuni aspetti positivi, come i rendimenti più competitivi dei prodotti di risparmio. Un’ottima soluzione per combattere l’inflazione è scegliere un prodotto di risparmio ti aiuti a generare interessi, come un conto deposito. Ottenere un tasso di interesse elevato per i tuoi risparmi, infatti, può significare veder crescere i tuoi fondi di pari passo con l’inflazione e arrivare persino a superarla. Molti conti di risparmio prevedono il deposito di una determinata somma di denaro che accetti di prestare alla tua banca in cambio di un tasso d’interesse fisso per un periodo predeterminato. Ricorda che durante questo periodo di tempo (il termine massimo di solito è di 10 anni) non potrai accedere ai tuoi fondi se non pagando una commissione. Per questo, ti consigliamo di depositare somme di cui non hai bisogno per coprire le tue spese essenziali. Se preferisci una soluzione più flessibile, valuta un conto deposito libero.Investire è sicuramente rischioso, ma può essere una strategia efficace per combattere l’inflazione. Storicamente i rendimenti azionari tendono a superare l’inflazione, con la sola condizione di avere a disposizione un orizzonte temporale maggiore.Le azioni sono l’opzione più volatile, mentre i titoli di stato sono considerati più sicuri, sebbene non del tutto privi di rischi. Gli ETF e i fondi indicizzati offrono una più ampia varietà di prodotti azionari e obbligazionari, consentendoti di diversificare i tuoi investimenti. In ogni caso, non investire mai più di quanto tu possa permetterti di perdere. Il trading di azioni ed ETF è altamente rischioso e può comportare perdite di denaro. Queste dichiarazioni non costituiscono una consulenza di investimento o qualsiasi altra consulenza su servizi o strumenti finanziari.Uno dei motivi principali per cui le persone devono difendersi dall’inflazione è che gli stipendi non sempre aumentano di pari passo con i prezzi. Molte persone che hanno un lavoro dipendente non osano chiedere un aumento, sia per paura di un rifiuto, sia perché frenati dalla cosiddetta sindrome dell’impostore in alcuni casi.Se l’inflazione influenza negativamente il tuo conto, potrebbe essere il momento di provare a negoziare uno stipendio più alto. Il primo passo per ottenere la retribuzione che meriti è fare ricerche su quanto vengono pagati i professionisti del tuo livello e conoscere il valore del tuo lavoro. Un aumento di appena 70 € al mese equivale a 840 € all’anno e a ben 2.520 € in 3 anni. In più, imparare a negoziare può aiutarti a raggiungere un maggior successo professionale a lungo termine. Uno dei motivi per cui l’inflazione può avere un effetto davvero negativo è che influisce sulle tue spese quotidiane. Anziché rassegnarti a spendere di più, però, puoi provare a tagliare alcuni costi. Una soluzione è osservare le voci di spesa su cui l’inflazione si riflette maggiormente. Usa un calcolatore di spese mensili per aggiornare le tue uscite mensili. Sicuramente non potrai eliminare le spese essenziali, ma con un po’ di disciplina e creatività riuscirai a risparmiare sulla spesa o sugli abbonamenti. Un’altra idea è capire quali sono i beni su cui l’inflazione ha un maggior impatto, dato che alcuni prodotti vengono colpiti più di altri.Una delle strategie migliori per combattere l’inflazione è quella di avere un fondo di emergenza. Un fondo di emergenza è una somma che tieni da parte per un evento imprevisto. L’idea è avere a disposizione dei fondi aggiuntivi nel caso in cui ne avessi bisogno. La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che la somma ideale sia un risparmio equivalente a 3-6 mesi di spese per la sussistenza. Tieni questi risparmi al sicuro in un conto separato, oppure versali in un conto deposito libero. In questo modo, potrai far fruttare i tuoi risparmi grazie agli interessi e potrai accedervi in qualsiasi momento.
Che si tratti di risparmiare per un acquisto importante o di mettere da parte per frenare gli effetti dell’inflazione, rispettare il tuo budget non deve necessariamente essere difficile. Con N26 ricevi notifiche push ogni volta che effettui operazioni in entrata o uscita, in modo da monitorare le tue finanze in tempo reale. Inoltre, puoi tenere sotto controllo il budget impostando limiti di spesa e di prelievo giornalieri direttamente nell’app N26. Scopri i nostri conti!
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