Tredicesima: cos’è, quando arriva e come si calcola

Quando viene pagata la tredicesima e a chi spetta? Tutto quello che dovresti sapere.
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La tredicesima è un diritto di tantissimi lavoratori e uno dei benefit principali di numerose aziende che pagano una sorta di stipendio aggiuntivo ai propri dipendenti. Difatti, oltre 30 milioni di italiani la ricevono ogni anno. Tuttavia, diversi lavoratori non sanno come si calcola e quando viene pagata, ma soprattutto non sanno se gli spetta anche se hanno già firmato il proprio contratto di lavoro.In questa semplice guida, vedremo come si calcola e chi ha diritto alla tredicesima.

Cos’è e quando arriva la tredicesima?

In breve, la tredicesima è una mensilità aggiuntiva che viene retribuita ai lavoratori, generalmente a ridosso delle festività natalizie. Ciò che determina l’importo della tredicesima sono le giornate lavorative del dipendente, che contribuiscono a generare una retribuzione differita. In linea di massima, l’azienda o l’ente pagano la somma in un’unica soluzione, sommandola alla busta paga del mese corrente. Tuttavia, alcuni CCNL (Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro) prevedono l’erogazione dell’importo a rate nello stesso mese di maturazione. In alcuni casi, si può anche parlare di tredicesima con busta paga separata, ovvero una tredicesima che viene erogata separatamente senza calcolare le detrazioni. 

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A quanto ammonta la tredicesima e a chi spetta

La tredicesima mensilità, come detto in precedenza, viene maturata nel corso dell’anno e spetta a tutte le categorie di lavoratori subordinati. Con subordinati intendiamo sia i dipendenti pubblici che privati con contratto determinato, indeterminato, part-time o full-time. Anche nel caso dei pensionati e di chi va in maternità, la tredicesima è obbligatoria. L’unico caso in cui non viene erogata è relativo a stagisti, partite IVA, lavoratori autonomi e parasubordinati o lavoratori a progetto. Per capire a quanto ammonta la tredicesima, nei casi in cui è prevista, si può fare un calcolo semplice ed efficace.

Calcolo tredicesima: come si fa?

Ora che sappiamo quando viene retribuita la tredicesima, è bene dedicare una piccola parentesi al suo calcolo, in modo da avere un’idea relativa alla somma che potresti percepire in vista delle festività natalizie. Partiamo da una semplice formula:Tredicesima= Stipendio lordo mensile x Numero di mesi lavorati / 12Con questa semplice operazione possiamo iniziare a fare i nostri calcoli.  Supponiamo che Marco percepisca uno stipendio lordo medio di 1.500 €. Per calcolare lo stipendio medio, abbiamo sommato tutti gli importi al lordo della busta paga, dividendo per il numero di mesi lavorati. Ora, supponiamo che Marco, quando arriva la tredicesima, abbia maturato 6 mesi di lavoro in azienda, percependo in media 1.500 € lordi mensili. Usando la formula soprastante il calcolo sarebbe il seguente: Tredicesima di Marco= 1500 x 6 / 12= 750 €A fronte di questo calcolo, possiamo dire che a Marco spetterà una somma di 750 € aggiuntivi in busta paga. Tuttavia, ci teniamo a ricordarti che da questo importo vanno poi sottratti i contributi previdenziali e fiscali, senza contare che sulla tredicesima non spettano detrazioni per lavoro dipendente o per i carichi di famiglia, e che quindi sarà più tassata. 

Tredicesima: pensione e maternità

Abbiamo già sottolineato che la tredicesima in pensione è obbligatoria e viene ricevuta anche da chi ha smesso di lavorare, sempre nel mese di dicembre. Come si calcola la tredicesima in pensione? Esattamente allo stesso modo di come viene calcolata per un lavoro dipendente, ovvero dividendo l’importo della pensione per 12 e moltiplicandolo per i mesi in cui la pensione è stata percepita. In questo modo, chi l’ha percepita per l’intero anno riceverà una doppia pensione, mentre chi l’ha percepita per un periodo inferiore a 12 mesi dovrà eseguire un calcolo come quello illustrato poco fa. Con la maternità, invece, il calcolo della tredicesima è un po’ diverso. Il caso più semplice è quello in cui l’azienda integra la maternità al 100%: i giorni di assenza saranno calcolati come giorni lavorativi. Tuttavia, con i CCNL che non integrano totalmente la maternità, la situazione è leggermente più complessa.

Calcolo tredicesima in maternità con CCNL che non la integrano

Il calcolo della tredicesima in maternità sui contratti che non la integrano al 100% prevede due step fondamentali. Il primo è quello di individuare l’importo che l’azienda deciderà di trattenere al dipendente, in quanto l’indennità INPS non è soggetta a contributi. La formula per il calcolo dell’importo è la seguente: Importo trattenuto= Tredicesima INPS x 100 / 100-contributi Supponendo che la tredicesima complessiva sia di 1.500 € lordi, che la tredicesima erogata dall’INPS durante l’assenza del lavoratore sia di 160 € e che i contributi del dipendente siano pari al 10%, possiamo eseguire il nostro calcolo. Importo trattenuto= 160 x 100 / 100 - 10= 177,77 € Adesso, andiamo a sottrarre l’importo dai 1.500 € lordi della tredicesima complessiva, ottenendo: 1.500 - 177,77= 1.322,23 € Ovviamente, alcune casistiche possono essere differenti a seconda di ciò che è previsto nel CCNL specifico dell’azienda. Tuttavia, è da precisare che i periodi di congedo obbligatorio e di maternità anticipata, come ad esempio la gravidanza, sono sempre considerati uguali. La differenza, invece, risiede nei casi di maternità facoltativa, chiamata comunemente congedo parentale. In questo caso, la giornata di congedo contribuirà alla maturazione dell’anzianità di servizio, ma non alla maturazione di ferie e tredicesima. 

Calcolo tredicesima part-time orizzontale e verticale

Quando ricevi la tredicesima, potresti notare delle piccole discrepanze rispetto al calcolo che avevi fatto inizialmente. Questo può essere dovuto dal fatto che, nel corso dell’anno solare, il tuo contratto abbia subito delle modifiche, come nel caso di passaggio da contratto full-time a part-time. A volte, alcuni lavoratori richiedono questo passaggio per motivi personali. In queste situazioni, il calcolo della tredicesima avviene un po’ diversamente, facendo comunque riferimento ai CCNL full-time. Ipotizziamo che l’azienda preveda un CCNL full-time di 40 ore settimanali, e che il tuo contratto sia diventato un part-time al 50%, ovvero di 20 ore. Se hai lavorato per un anno intero, la tredicesima sarà più o meno la metà di quello che percepivi in precedenza, così come il tuo stipendio. Invece, se il passaggio è avvenuto da pochi mesi, il calcolo viene eseguito individualmente per ogni tipo di contratto che hai avuto. Supponiamo che, su un contratto full-time di 160 ore mensili, Marco abbia lavorato per 5 mesi al 100%, per 5 mesi al 50% e per 2 mesi con un contratto part-time al 30%, con una tredicesima “piena” di 1.500 €. 
Stipendio x Percentuale di lavoroTredicesima Maturata Importo tredicesima
1.500 x 100%= 1.5005/121.500 x 5/12 = 625
1.500 x 50% = 7505/12750 x 5/12 = 312,5
1.500 x 30% = 4502/12450 x 2/12 = 75
Totale lordo spettante12/121012,5
In questo caso, anche se Marco percepisce uno stipendio di 450 € nel mese di dicembre, riceverà comunque una tredicesima superiore a 1.000 €, dato che per diversi mesi ha lavorato al 100% e al 50% rispetto al CCNL full-time di 160 ore. Infine, per scoprire a quanto ammonta la tredicesima in un part-time verticale, dobbiamo calcolare le giornate lavorative per capire quanti ratei abbiamo maturato. In questo caso, lavorando almeno 15 giorni al mese, il rateo viene calcolato per intero. In caso contrario, la mensilità non sarà maturata dal lavoratore.

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