Il costo della vita in Italia: la guida per gli expat
Casa, trasporti, sanità, vita quotidiana: tutte le informazioni utili su quanto costa la vita in Italia per chi si trasferisce dall’estero.
10' di lettura
Se sei un expat che arriva nel nostro paese o che ha intenzione di trasferirsi, una delle prime cose che ti starai chiedendo è il costo della vita in Italia: una volta completate le prime formalità burocratiche e magari trovato anche già un lavoro, è essenziale capire quanto costa la vita in Italia e cioè quali sono le spese ordinarie che ti aspettano.
Certo, dipende dal tuo tenore di vita e dal modo in cui sei abituato a gestire i soldi, ma anche e soprattutto dal posto in cui vai a vivere. Quali sono le città più care d’Italia e quali invece quelle in cui il costo della vita è economico o comunque abbordabile? Continua a leggere per scoprirlo.Andiamo con ordine: per prima cosa, devi arrivare nel Bel Paese. Quanto costa trasferirsi in Italia? Considera innanzitutto il trasporto, il costo del viaggio per arrivare in Italia: qui ovviamente dipende da dove vieni, se devi affrontare un viaggio intercontinentale o di poche centinaia di km.
Legato poi al paese da cui provieni è il costo della burocrazia per ottenere il visto e il permesso di soggiorno: si tratta di due documenti da fare rispettivamente prima e dopo l’arrivo in Italia, ma le leggi cambiano molto se vieni da un paese UE o se sei cittadino extracomunitario. In ogni caso, per il permesso di soggiorno, il costo è di 30 € come contributo, più un corrispettivo di 30,46 € per il permesso elettronico ormai obbligatorio. Il costo complessivo va dagli 80 ai 200 €.
Devi poi forse considerare un altro costo una tantum all’atto del trasferimento: quello del tempo necessario a mantenerti prima di trovare lavoro in Italia. Se sei stato chiamato in Italia per un impiego allora non c’è problema, ma se per esempio arrivi a seguito del partner o per altri motivi, potrebbe volerci un po’ per trovare lavoro.Bene, sei arrivato in Italia: ora devi cercare casa. Quanto costa mantenere un appartamento dipende innanzitutto dalla sua grandezza ma anche dalla sua collocazione. Di come trovare casa in affitto e tutto quello che devi sapere sul tema abbiamo parlato ampiamente qui. Veniamo ora alle altre spese:
Qual è il costo medio delle bollette in un appartamento, e in particolare quanto costano luce e gas? Queste due sono infatti le voci principali, l’energia per cucina e riscaldarsi, e quella per far funzionare tutti gli apparecchi della casa oltre che per illuminare. Ovviamente dipende dalla grandezza dell’appartamento ma anche dal numero di persone che ci vive dentro, oltre che dalle abitudini di consumo. Negli ultimi anni, il costo medio delle bollette luce e gas è stato di 1.200 € all’anno, quindi 100 € al mese. L’attuale scenario globale, però, ha influito fortemente sui costi energetici, che sono aumentati vertiginosamente negli ultimi mesi. La causa principale di questi aumenti è stato il rincaro dei prezzi del gas naturale sui mercati internazionali. Nell’ultimo trimestre del 2022, infatti, i prezzi di luce e gas potrebbero triplicarsi, fino a superare i 3.000 € annui. Per non parlare del 2023, anno in cui i prezzi potrebbero raggiungere cifre stellari, superando addirittura i 5.000 € all’anno.
(Per scoprire alcuni trucchi su come risparmiare sulla bolletta del gas e della luce, leggi i nostri articoli dedicati).
Un altro costo fisso della casa è quello relativo al condominio: le spese condominiali vengono calcolate in millesimi, che sono proporzionati ai metri quadri di grandezza della casa. Anche in questo caso, quindi, più grande l’appartamento più alte saranno le spese. Ma non incide solo quello, perché le spese condominiali da dividere sono quelle per la gestione delle parti comuni, e a seconda del tipo di condominio i costi potrebbero variare.
Ci sono ad esempio voci che possono essere presenti o mancare come quella relativa all’ascensore, alla portineria, a spazi quali giardino e cortile. Saranno sempre presenti invece spese di pulizia, di illuminazione scale e altre parti comuni, manutenzione ordinaria di tetti, grondaie e pozzi neri. Recenti ricerche statistiche indicano una spesa media di 100 €, ma con un range molto ampio che va da un minimo di 20 € a un massimo di 200 € (tetto che può essere tranquillamente sforato nel caso di appartamenti di ampia metratura in condomini di lusso).
Un altro bene che fino a qualche tempo fa era un optional, ma di cui adesso nessuno di noi potrebbe fare a meno a casa, è internet. Una linea veloce e sicura, che sia per lavoro o per svago, è essenziale. Quali sono allora le migliori offerte per wi-fi a casa? Ci sono vari siti che effettuano comparazioni, perché molto dipende dalla zona (se arriva la fibra, l’Adsl o bisogna attivare internet wireless) ma anche dalle esigenze del cliente. Le tariffe internet per casa partono da offerte basiche poco sotto i 20 € al mese, per arrivare attorno ai 25 € al mese.
Quanto costa mantenere una macchina? La spesa più importante, molto spesso, non è quella dell’acquisto: quello infatti è un costo una tantum (a meno che non si chieda di pagarla a rate).
Le spese fisse e ricorrenti sono assicurazione, bollo e revisione. In Italia l’assicurazione per responsabilità civile (RCA auto) in caso di incidenti e danni arrecati a cose o persone, è obbligatoria. Puoi scegliere la compagnia assicurativa, e naturalmente ognuna propone costi e soluzioni diverse, ma i fattori che determinano il prezzo sono altri: da quanti anni hai la patente, quanti anni hai, se hai fatto incidenti in passato, e soprattutto la regione di residenza. Alcune zone sono considerate più a rischio di altre, e la forbice è ampia: in Campania il costo medio è di 1000 € all’anno, in Friuli sotto i 200 €.
Un’altra spesa obbligatoria è quella del bollo auto: si tratta di una vera e propria tassa, che viene calcolata in base ai cavalli della macchina. In media parliamo di 150-200 € all’anno.
Poi ci sono la manutenzione, il tagliando e la revisione. La manutenzione è molto soggettiva, dipende da quanto viene usata e quindi si usura l’auto, ma anche dall’attenzione del proprietario. Molte case automobilistiche propongono poi il tagliando, cioè un controllo generale periodico dell ’auto. E c’è un’altra spesa ancora, e qui torniamo nell’ambito degli obblighi di legge: la revisione, che ogni automobile deve fare dopo i primi 4 anni di vita, e poi ogni 2 anni. La revisione si può fare direttamente alla Motorizzazione Civile e costa 45 €, ma la procedura è lunga e complessa. Oppure, mediante intermediari autorizzati con i quali il costo arriva a 79 €, sommando tariffa obbligatoria, IVA, diritti e commissioni.
La spesa maggiore però che deve affrontare chi ha una macchina è quella del carburante: il prezzo della benzina in Italia come in tutto il mondo ha subito fortissimi rialzi nel 2022 a causa della guerra in Ucraina, arrivando anche a sfondare il tetto dei 2 € al litro. Per lungo tempo era rimasto intorno a 1,60 € (con il prezzo del gasolio per macchine diesel a 1,40 €). Per ora non si prevede una decrescita dei prezzi, a causa della crisi energetica.
Se per caso hai comprato o noleggiato un’auto elettrica, il costo della ricarica dipende dalla potenza. Le società offrono tariffe che vanno da 0,40 a 0,45 €/kW per le ricariche a bassa potenza (fino a 11 kW) e da 0,50 a 0,60 €/kW per quelle da 22 kW, fino a 0,79 €/kW per le ricariche ad alta potenza.
Per muoversi in città, bus, metropolitana e tram sono sono indispensabili anche se la qualità varia molto a seconda del luogo. Così come variano i costi dei mezzi pubblici, che negli ultimi anni hanno subito vari aumenti ma che comunque sono inferiori rispetto alla media europea.
Il biglietto per una corsa singola costa mediamente 1,30 € con picchi fino a 1,70 €. Simile il costo medio del biglietto con cui puoi prendere vari mezzi in un determinato lasso di tempo (di solito 60 o 90 minuti), con punte fino a 2,50 €. Il biglietto giornaliero, nelle città più turistiche, costa attorno ai 4 €. Secondo un’indagine UIL un abbonamento mensile mediamente viene meno di 35 €, ma a Perugia costa 55 € e a Genova 50 €. Quello annuale invece in media ha un costo di 300 €, e la città che più si discosta è invece Catanzaro con 492 €.
Una cosa di cui hai sicuramente bisogno è un’assicurazione sanitaria in Italia che copra tutti i casi e le evenienze. Sappi solo che in Italia vige il doppio binario per gli stranieri: c’è la possibilità di stipulare assicurazioni private, o quella di iscriversi (in certi casi) al Servizio Sanitario Nazionale, che offre molti servizi gratuiti, e molto altri dietro il pagamento di un ticket che è comunque a prezzo scontato.
Ma il costo della vita in Italia, in generale, com’è? Devi considerare cioè tutti quei beni necessari o voluttuari che però inevitabilmente acquisterai: anche se singolarmente hanno un prezzo basso, sommati incideranno sul tuo budget. Ecco, in questo caso anche se l’Italia è un paese di dimensioni piuttosto piccole, la collocazione geografica conta tantissimo. Tanto che c’è una grande differenza tra le città più care d’Italia e quelle più convenienti.
Una ricerca del Codacons basata su dati del Ministero dello Sviluppo ha estrapolato da vari dati una sorta di classifica delle città italiane più care. Non è una sorpresa che la città più cara d’Italia per fare la spesa sia Milano, dove alla settimana servono mediamente 116 €. Segue Aosta con 109,91 €, Genova con 107,91 €, Trieste 107,29 € e Bologna 105 €. Sempre sopra i 100 € di media Firenze con 104,70 €, Trento con 104,68 €, Torino e Roma con 103,96 € e 101,92 €. Come si può dedurre, il costo della vita è mediamente più alto al nord.
Napoli, Palermo e Catanzaro sono invece le città più economiche d’Italia, secondo la stessa ricerca: in media per fare la spesa settimanale servono rispettivamente 75,16 €, 86,97 € e 79,33 €. Il posto dove costa meno vivere in Italia è quindi il sud, anche se è quello dove si trova meno lavoro e la qualità della vita è mediamente inferiore.
Guardando ai servizi, si notano forbici altrettanto ampie: ad esempio, per un taglio di capelli da uomo si va da un minimo di 14 € a Catanzaro fino a un massimo di 26,30 € a Trieste.
Trasferirsi in un altro paese significa anche gestire le tue finanze estere al di fuori dei confini nazionali, con costi di transazione che spesso si aggirano intorno all’1-3%. Con N26, la banca 100% digitale, puoi accedere ai tuoi fondi senza spendere una fortuna in commissioni: tutti i conti correnti N26, infatti, ti permettono di pagare con la tua carta ovunque nel mondo senza alcun costo di transazione. E per i titolari dei conti N26 You e N26 Metal i prelievi agli sportelli ATM esteri sono gratuiti. Ti abbiamo incuriosito? Scopri i nostri conti!
L’articolo che hai appena letto è stato redatto con la massima accuratezza a partire da fonti ufficiali, leggi e siti istituzionali. Nonostante tutto, però, non appartiene a un sito governativo: considerando che le normative possono cambiare nel tempo, prima di compiere azioni concrete ti invitiamo a consultare siti governativi.
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FAQs
Il costo della vita in Italia dipende dalla città o dalla regione. Le grandi città come Roma, Milano e Venezia hanno un costo della vita più elevato rispetto ai piccoli centri e alle zone rurali. Anche nei centri urbani le spese possono essere più elevate rispetto alle periferie. Sebbene l'Italia possa essere costosa sotto certi aspetti, le scelte di budget e di stile di vita possono renderla più accessibile.
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