Visto per nomadi digitali in Germania: come funziona e come richiederlo

Non sai come richiedere il visto per nomadi digitali in Germania? Abbiamo preparato una guida completa in cui scoprirai i costi da sostenere, i requisiti richiesti e i documenti necessari.
8' di lettura
Con il diffondersi del lavoro da remoto in tutto il mondo, sono tantissimi i cittadini che decidono di iniziare un percorso da nomadi digitali: un nuovo stile di vita che consiste nel girare il mondo svolgendo le proprie mansioni direttamente da un computer.  A tal proposito, diversi paesi hanno istituito il Digital Nomad Visa, un permesso speciale che consente ai lavoratori digitali di lavorare da remoto in un altro paese per un periodo prolungato rispetto a quello offerto dal visto per turisti. Per quanto riguarda il lavoro da remoto in Germania, il Digital Nomad Visa non è ancora disponibile come in altri paesi, ma sono previste delle soluzioni ad hoc per gli smart-worker che vogliono godersi un soggiorno prolungato nel territorio. In questa guida ti spiegheremo come funziona il visto per nomadi digitali in Germania, così da poter comprendere i requisiti richiesti, le procedure da effettuare e i vantaggi di lavorare all’interno del paese.

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La Germania ha un visto per nomadi digitali?

Per lavorare come nomadi digitali in Germania, i cittadini della zona Schengen possono soggiornare nel paese per tutto il tempo che desiderano, senza dover richiedere visti particolari. Dall’altro lato, per chi proviene da aree extra-Schengen, non è attualmente possibile richiedere un visto per nomadi digitali. Tuttavia, è possibile richiedere un visto per lavoratori freelance, chiamato Freiberufler. Questo consente di lavorare a distanza nel territorio per clienti tedeschi, con la possibilità di rimanere fino a un anno intero.  Prima di optare per il Freiberufler o altre soluzioni, però, è necessario ottenere un visto per entrare in Germania, a scelta tra:
  • Freelancer Entry Visa: si tratta di un visto per lavoratori autonomi in Germania che può essere richiesto presso l'ambasciata tedesca del proprio paese. Questo consente di lavorare da remoto con clienti tedeschi a patto che l’attività lavorativa svolta possa essere documentata
  • Freelancer Resident Permit: si tratta di un visto per vivere e lavorare in Germania a lungo termine, e può essere richiesto presso l'Ausländerbehörde (Ufficio immigrazione tedesco) dopo l'arrivo in Germania tramite il visto d'ingresso
Prima di entrare nel territorio, è inoltre necessario comunicare alle autorità di immigrazione che si sta entrando per motivi di lavoro, in modo da poter ottenere il permesso di soggiorno per liberi professionisti. Nello specifico, il visto per nomadi digitali in Germania più utile per lavorare da remoto è il Freelancer Entry Visa, dato che ha più o meno le stesse caratteristiche del Digital Nomad Visa di altri paesi, anche se con qualche limite relativo al lavoro svolto.

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Come funziona il visto per freelance in Germania?

Una volta chiesto il Freelancer Entry Visa, bisogna ottenere il visto per freelance in Germania scegliendo tra:
  • Freiberufler: si può richiedere se il tuo lavoro da freelance comporta vantaggi per l’economia tedesca, come nel caso di artisti, medici autonomi, ingegneri, scrittori, insegnanti di lingue, interpreti e simili
  • Selbständiger: questo visto va richiesto se si è fondatori di un’azienda, una start-up o amministratori di una società. Anche in questo caso, è necessario che l’attività contribuisca all’economia del paese.
Di conseguenza, un nomade digitale che vuole lavorare come libero professionista in Germania completamente da remoto, dovrebbe optare per il Freiberufler. È da sottolineare, però, che la propria mansione deve rientrare tra le seguenti professioni:
  • Scienziato, dottore, dentista, veterinario, notaio o ingegnere
  • Architetto, contabile, commercialista; consulente
  • Fisioterapista, artista, insegnante
  • Giornalista, interprete, traduttore, scrittore
  • Fotografo, video-maker, avvocato 
Per quanto riguarda la validità, i visti per nomadi digitali in Germania durano per un periodo compreso tra 6 mesi e 3 anni a seconda della propria posizione. In genere, il Freiberufler dura solo un anno, ma il lavoratore può presentare nuovamente la richiesta per estendere il soggiorno nel territorio.  Inoltre, i cittadini provenienti da Stati Uniti, Canada, Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Israele, o Corea del Sud non hanno bisogno di nessun visto d’ingresso, quindi possono richiedere direttamente il visto per freelance.

Come richiedere il visto per nomadi digitali in Germania

Richiedere il visto per nomadi digitali in Germania non è così complicato. Tuttavia, bisogna essere sicuri di soddisfare tutti i requisiti di cui sopra, ovvero il possesso del visto d’ingresso e il possesso di un lavoro che rientri tra quelli previsti per i freelance. Inoltre, bisogna procurarsi tutta la documentazione necessaria per il visto e presentarsi all’appuntamento prefissato presso l'ambasciata tedesca locale. All’appuntamento si pagherà la tassa, che prevede il costo di circa 60 € per il visto, 100 € circa per il permesso di residenza e fino a 260 € per il permesso di soggiorno. Presentata la domanda, possono essere necessari fino a 3 mesi per l’elaborazione e, una volta approvata, ci si potrà recare in Germania ricordandosi di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria per tutto il periodo di soggiorno previsto.  All’arrivo, infine, vanno avvertite le autorità che si occupano di immigrazione, che forniranno il permesso di soggiorno per lavoro autonomo dopo aver presentato domanda, da fare prima della scadenza del visto d’ingresso. 

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Documenti e requisiti necessari

Tra i documenti richiesti per il visto per nomadi digitali in Germania ci sono:
  • Modulo del visto compilato e firmato
  • Passaporto in corso di validità e almeno 2 foto del volto
  • Tassa di richiesta del visto e assicurazione viaggio
  • Feedback e lettere dei precedenti datori di lavoro
  • Lettera di presentazione e portfolio lavori passati
  • Per i medici e professionisti sanitari, autorizzazione a norma di legge
  • Certificati di laurea
  • Prove che dimostrano il possesso di un reddito di almeno 9.000 € (estratto conto, conto corrente, prove del piano pensionistico, ecc.)
  • Almeno due lettere di impegno relative a futuri clienti
Di conseguenza, è meglio avere tutto a portata di mano in modo da non commettere errori in fase di richiesta.

Tassazione per nomadi digitali in Germania

Quando si decide di lavorare da remoto in Germania, bisogna tenere conto del fatto che andranno pagate le tasse nel nuovo paese. Nello specifico, ci sono due tipi di tasse:
  • Imposta sul reddito
  • Imposta sul valore aggiunto 
La prima voce indica un importo obbligatorio per qualsiasi freelance con reddito superiore a 9.169 €, pari a un minimo del 14% fino ad un massimo del 42%.  Per quanto riguarda l’IVA, invece, questa va pagata nella maggior parte dei casi, ed è pari al 19% salvo alcuni beni specifici che hanno un'IVA ridotta al 7%. Com’è facile intuire, quindi, la tassazione può essere molto elevata, ma le opportunità che il territorio tedesco offre sono infinite, così come i vantaggi per tutti i nomadi digitali in Germania.

Vantaggi e svantaggi per i nomadi digitali in Germania

Tra i principali vantaggi per chi lavora da remoto in Germania c’è sicuramente la presenza di numerosi spazi di coworking, che consentono di conoscere altri lavoratori con le stesse abitudini e di socializzare facilmente. Inoltre, nella maggior parte dei bar è presente una connessione WiFi gratuita, in modo da avere la possibilità di lavorare praticamente ovunque.  A questo si aggiunge il basso tasso di criminalità, che non è elevato come in altri paesi europei, e il fatto che si tratta di uno dei paesi più gay-friendly al mondo secondo le statistiche. Non dimentichiamo poi l’efficienza del sistema di trasporto, del sistema sanitario e dell’educazione, per non parlare del forte senso di civiltà se comparato con altri paesi della zona. Tra gli svantaggi di vivere nel territorio tedesco, però, c’è sicuramente la connessione internet, che si posiziona al 35° posto su scala mondiale e al 23° per quanto riguarda la connessione mobile.  In più, il cibo non è forse dei migliori considerando che a pochi chilometri ci sono territori di fama mondiale nel settore culinario come la Francia, l’Italia e la Spagna, per non parlare del fatto che il prezzo medio di un affitto è di circa 850 €, anche se il costo della vita è abbastanza accessibile.

Consigli utili per il viaggio

La prima cosa da fare prima di partire per una nuova avventura in Germania è sicuramente il visto, che può essere richiesto secondo le procedure viste sopra. Dopodiché, bisogna tenere conto delle proprie entrate attive e passive, nonché delle spese quotidiane da dover sostenere. Innanzitutto, bisogna considerare l’affitto, che può andare da un minimo di 450 € per una piccola stanza fino a superare i 1.400 € per un intero appartamento. Per questo, i primi mesi conviene optare per uno spazio ridotto ed eventualmente spostarsi in un secondo momento, in cui si iniziano a guadagnare cifre importanti. Dopodiché, bisogna considerare le spese quotidiane. Per farti un’idea dei costi, considera che in una città come Berlino una singola persona spende circa 900 € al mese senza considerare l’affitto. Il costo della vita, quindi, è più o meno simile a città italiane come Milano.  Per tenere traccia di tutte le tue spese nel migliore dei modi, ti consigliamo di aprire un conto corrente in Germania. Inoltre, ti ricordiamo che per avere agevolazioni e facilitare le autorizzazioni a livello fiscale, devi ottenere il cosiddetto Schufa, ovvero il punteggio di affidabilità verso le proprie obbligazioni finanziarie.

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