Il costo reale della neutralità carbonica
È ammirevole, ma di certo non facile: una vita a emissioni zero richiede impegno. Qui ti spieghiamo come fare e quanto può costarti (o farti risparmiare).
7' di lettura
Di fronte a una situazione climatica che diventa sempre più imprevedibile, forse ti stai chiedendo cosa puoi fare per migliorare il tuo impatto ambientale. Da anni ormai si parla dell'inafferrabile concetto di neutralità carbonica per rallentare il cambiamento climatico. Tuttavia, lo stile di vita moderno genera così tante emissioni che capire come ridurre la propria impronta di CO2 talvolta può essere difficile. In questo articolo approfondiamo il concetto di neutralità carbonica analizzando i cambiamenti che puoi adottare per una vita più green, e svelandoti in che modo diventare carbon neutral può influire sul tuo conto in banca.La quantità di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre è aumentata del 50% in soli 200 anni. La scelta della nostra società di fare affidamento sui combustibili fossili, come petrolio, gas e carbone, ha trasformato l'anidride carbonica in uno sfortunato effetto collaterale della vita moderna. Ogni volta che prendiamo l'aereo, facciamo bollire l'acqua in pentola, ricarichiamo il telefono e persino quando guardiamo Netflix, vengono rilasciati nell'atmosfera gas effetto serra (principalmente diossido di carbonio). Questi gas assorbono il calore dal sole e ne impediscono la dispersione, causando un innalzamento della temperatura terrestre.La tua impronta carbonica equivale, essenzialmente, alla somma di tutte le emissioni di gas serra che produci nel corso della tua vita. Le attuali stime globali collocano l'impronta carbonica media a circa 4,6 tonnellate di anidride carbonica per persona all'anno, ma questa cifra varia in modo radicale a seconda di dove e come vivi. Diventare carbon neutral significa, in definitiva, cercare di compensare tutte le emissioni che generi nella tua vita quotidiana.Vivere a emissioni zero è un obiettivo ammirevole quanto ambizioso. La verità è che anche se ti scollegassi da tutto e mangiassi soltanto i frutti della terra, produrresti comunque dei gas serra. Tuttavia, ridurre in modo significativo la tua impronta di carbonio può essere uno sforzo utile. E con il giusto approccio, potrebbe avere persino un impatto positivo sul tuo conto in banca. Uno dei fattori che contribuisce maggiormente alla tua impronta carbonica è l'uso dell'energia elettrica domestica. Negli Stati Uniti, il 38% delle emissioni domestiche di gas serra è prodotto dal riscaldamento e dal raffreddamento delle case, con un ulteriore 15% generato dal riscaldamento dell'acqua. L'utilizzo medio annuo della lavatrice genera 51 kg di CO2, che verrebbero compensati da 5,1 alberi, mentre guardare 3,5 ore di Netflix a settimana produce la sconcertante quantità di 584 kg di CO2 (ci vorrebbero ben 58,4 alberi per compensarla). Limitando l'uso dell'energia elettrica, pertanto, puoi ridurre in modo significativo la tua impronta carbonica e la tua bolletta della luce. Puoi riuscirci riscaldando solo le stanze che occupi, installando un termostato e annullando gli abbonamenti che non sfrutti. Se hai un po' di denaro da parte, potresti pensare di investire in soluzioni più costose per abbassare le tue emissioni e la tua bolletta a lungo termine, come isolare termicamente la casa, coibentare il tetto o il pavimento. I trasporti sono responsabili di circa il 20% delle emissioni globali di CO2. Questo totale è dato per il 75% dai viaggi su strada e per l'11% dai voli. Ciò significa che il 15% di tutte le emissioni globali di carbonio sono prodotte dal traffico su ruote e il 2,5% dal trasporto aereo. Cifre che possono sorprendere, vista l'attenzione riservata alle emissioni dei voli rispetto alle automobili. La soluzione? Uno dei modi migliori per ridurre la tua impronta carbonica è trovare alternative alla guida. Secondo uno studio del 2017, rinunciare all'auto per un anno può ridurre le emissioni di circa 2,4 tonnellate in dodici mesi. Per non parlare del denaro che risparmi se non possiedi e non guidi un'auto. Secondo alcune stime, il car pooling può farti risparmiare oltre 1.000 € all'anno, mentre l'American Public Transportation Association calcola che affidandosi al trasporto pubblico molte persone risparmierebbero in un anno quasi 9.000 €. Ma anche dare un taglio ai voli inutili è una buona idea. Un volo produce in media 250 kg di CO2 all'ora per passeggero: si fa presto a raggiungere cifre astronomiche. La produzione alimentare genera il 37% delle emissioni di gas serra globali. Di questo, il 57% è prodotto dall'allevamento del bestiame rispetto a un 29% derivato dagli alimenti di origine vegetale. Se stai cercando una dieta che riduca la tua impronta carbonica, consumare più cibi di origine vegetale è di sicuro un'ottima scelta. Inoltre, la carne di solito è più costosa di frutta e verdura, perciò questa scelta potrebbe avere un impatto positivo anche sul tuo conto corrente!È bene sapere però che la quantità di emissioni prodotte dipende dal tipo di animali allevati. Ad esempio, i bovini generano oltre il doppio della CO2 per chilogrammo prodotta dall'allevamento di agnelli e oltre otto volte quella prodotta da suini e pollame. Se vuoi darci un taglio con la carne, inizia dal manzo.E non è importante guardare soltanto a ciò che mangi, ma anche a come mangi. Il 6% delle emissioni globali, infatti, è attribuibile agli sprechi alimentari. Si tratta di una quantità elevata che può essere abbattuta con la giusta pianificazione. Un'abitudine che, ancora una volta, non farà scendere soltanto le tue emissioni di carbonio ma anche il tuo scontrino della spesa. Pianifica i pasti in anticipo, fai una lista di quello che hai già in frigo, consuma gli avanzi: il pianeta e il tuo portafoglio ti ringrazieranno!Anche seguendo tutti questi consigli e sforzandoti di ridurre la tua impronta carbonica, è probabile che non riuscirai a essere 100% carbon neutral. Ecco perché molte persone che aspirano alla neutralità carbonica partecipano a iniziative di compensazione per portare le proprie emissioni allo zero netto. Il primo passo è usare un calcolatore di CO2 online per ottenere una stima delle tue emissioni annue. A questo punto, non ti resta che cercare tra le centinaia di iniziative disponibili e scegliere in che modo compensare le tue emissioni. Il costo di queste iniziative varia in modo notevole: può andare da 5 € per kg a oltre 1.100 € per kg, a seconda dei metodi di estrazione del carbonio. Anziché lanciarsi a capofitto e compensare tutte le emissioni di un anno, alcune persone scelgono di iniziare da attività specifiche, come un viaggio in aereo o il proprio consumo di carne annuo, per poi ampliare il raggio d'azione.Impegnarsi a raggiungere la neutralità carbonica può essere una vera sfida e alcuni lo considerano un argomento controverso. Appena 90 aziende sono responsabili del 66% di tutte le emissioni globali di CO2. Molti ritengono pertanto che sia ingiusto e inefficace attribuire ai singoli individui la responsabilità di ridurre l'emissione di gas serra. BP, il colosso del petrolio, offre un esempio perfetto di questa diatriba. Nel 2005, ha pubblicato una popolare campagna mediatica che ha presentato al mondo il concetto di impronta carbonica individuale. Spostando il focus della responsabilità da coloro che detengono il potere ai singoli individui, questo gigante dei combustibili fossili ha continuato a produrre enormi quantità di CO2. Nel frattempo, tutti gli altri hanno iniziato a riciclare in modo ossessivo e a spegnere le luci nelle stanze inutilizzate.Una delle azioni più potenti che possiamo compiere per contribuire a ridurre le emissioni di carbonio globali è pretendere che chi sta al potere imponga cambiamenti diffusi. Può significare votare politiche più green, contribuire alla causa ambientale e partecipare attivamente in organizzazioni per la salvaguardia dell'ambiente. L'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 della Terra è di vitale importanza e noi non siamo impotenti, ma non possiamo neanche assumerci tutte le responsabilità da soli.
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