Porcellino salvadanaio su uno sfondo rosa.

Abitudini di spesa e risparmio in Europa nel 2021

Secondo N26, nel 2021 i clienti spagnoli hanno risparmiato più dei loro concittadini europei e le donne hanno messo da parte più degli uomini. Continua a leggere per scoprire di più.

15' di lettura

Se anche tu hai vissuto in prima persona tutte le difficoltà relative a raggiungere i tuoi obiettivi di risparmio, avrai già intuito che il cervello umano non è nato per mettere da parte grandi somme di denaro. 

“Il nostro cervello non si è sviluppato per prendere sagge decisioni in ambito economico”, spiega la dottoressa Mira Fauth-Bühler, neuroscienziata e docente di psicologia economica e neuroeconomia presso la Facoltà di Economia e Gestione Aziendale dell’Università FOM di Stoccarda. Questo non significa che per risparmiare si debba andare contro natura. Secondo la dott.ssa Fauth-Bühler è tuttavia necessario interpretare il concetto di risparmio in un modo accettabile per il nostro cervello. “Siamo programmati per cercare ricompense”, afferma l’esperta. “La domanda è se siamo disposti ad aspettare [...] un premio che sia abbastanza cospicuo da compensare gli svantaggi dell’attesa”. 

Naturalmente, lo stimolo a risparmiare dipende da numerosi fattori, tra cui l’età, il genere e persino il paese in cui si vive. Un’affermazione che non potrebbe essere più calzante con riferimento al 2021, il secondo anno di una pandemia globale che ha posto ogni categoria demografica di fronte a sfide mai affrontate prima. 

Per comprendere meglio il modo in cui i consumatori delle maggiori forze economiche europee hanno speso e risparmiato nel 2021, abbiamo analizzato i dati di N26 relativi ai quattro principali mercati europei in cui operiamo: Germania, Francia, Italia e Spagna. I dati che abbiamo raccolto mostrano che in Europa i clienti spagnoli si sono rivelati i risparmiatori più efficienti nel 2021 e che in generale le donne hanno battuto le controparti maschili nel mettere da parte denaro. 

Continua a leggere per scoprire le principali conclusioni emerse dal nostro studio e per saperne di più sulle differenze nelle abitudini di risparmio fra i vari paesi europei nel 2021. 

Principali conclusioni dello studio

Le seguenti informazioni si basano su un’analisi effettuata sui dati relativi ai clienti N26¹ da gennaio 2021 a dicembre 2021:  

  • Nel 2021, gli spagnoli hanno risparmiato con maggiore efficienza rispetto alle controparti tedesche, italiane e francesi. Nel paese iberico, la percentuale media mensile di risparmio rispetto al reddito complessivo è stata del 23%. Germania, Italia e Francia hanno invece fatto registrare quote pari rispettivamente al 18%, 16% e 6%.
  • I clienti N26 di Barcellona e Madrid hanno risparmiato mediamente il 21% del proprio reddito mensile, più di quanto non abbiano fatto gli abitanti delle altre grandi città analizzate dal nostro studio. Al terzo posto troviamo i clienti di Monaco di Baviera, che hanno messo da parte il 20% del proprio reddito mensile.
  • Nel complesso, i clienti francesi hanno risparmiato meno della metà rispetto agli altri utenti europei. Questa tendenza si è rivelata particolarmente marcata nella città di Marsiglia, dove i clienti hanno risparmiato in media appena il 2% del proprio reddito mensile.
  • Anche se gli uomini guadagnano mediamente di più delle donne, in gran parte delle fasce d’età sono proprio queste ultime a superare di gran lunga la controparte maschile in fatto di risparmi mensili. Questo dato è particolarmente evidente nella fascia d’età 30-34 anni, in cui le donne accantonano mediamente il 32% in più degli uomini (75,96 €), nonostante i loro guadagni siano inferiori del 26% (368,42 €).
  • L’ammontare medio delle spese ha fatto segnare un picco a dicembre e a novembre, mentre per la maggior parte degli utenti è stato marzo il mese che li ha visti più parsimoniosi. L’incremento degli acquisti durante il periodo natalizio può spiegare l’aumento della spesa negli ultimi mesi dell’anno. 

Abitudini di risparmio nel 2021: paesi a confronto 

Prof. Dr. Mira Fauth-Bühler che tiene il modello di un cervello di plastica.

La dott.ssa Fauth-Bühler spiega che il sistema di controllo del cervello contribuisce a reprimere i desideri temporanei che ci impediscono di raggiungere i nostri obiettivi di risparmio. L’esperta paragona questo sistema a un CEO il cui compito è guidare il resto del cervello verso obiettivi a lungo termine.

Un aspetto interessante del sistema di controllo è rappresentato dal fatto che i fattori ambientali possono influire sulla sua funzionalità. 

Secondo la dott.ssa Fauth-Bühler, questi “fattori ambientali” possono essere legati a una situazione specifica (ad esempio, acquistare una borsa costosa non è una buona idea se il proprio conto di risparmio è già in rosso). Ma è possibile che si attivino anche a livello più generale? Gli abitanti di alcuni paesi che vivono in un ambiente economico e culturale diverso rispetto a quello degli stati confinanti sono in generale più efficienti nel risparmiare rispetto ad altri? 

Non abbiamo una risposta definitiva a questa domanda, ma i dati che abbiamo raccolto mettono in luce alcune interessanti differenze nelle abitudini di risparmio degli abitanti di molti paesi europei. Per comprendere meglio il modo in cui gli utenti europei hanno risparmiato utilizzando N26, abbiamo analizzato le somme depositate nei loro sottoconti Spaces e nei loro conti principali.

Abitudini di risparmio in Germania nel 2021

 Nel 2021, gli utenti tedeschi di N26 hanno risparmiato in media 368,22 € al mese. A fronte di un reddito medio mensile di 2061,17 € per cliente, possiamo affermare che gli utenti in Germania sono riusciti a mettere da parte circa il 18% del proprio reddito mensile.

Un valore importante, soprattutto se paragonato a quello dei loro vicini europei. Gli utenti tedeschi hanno guadagnato di più dei clienti degli altri paesi analizzati e si sono rivelati anche tra i migliori risparmiatori. Solo gli utenti spagnoli sono stati in grado di mettere da parte una percentuale maggiore del proprio reddito (23%). Inoltre, gli utenti tedeschi hanno accantonato di più in termini assoluti rispetto ai clienti degli altri paesi esaminati

Quali città tedesche ospitano i risparmiatori più efficienti? Dal confronto fra tre grandi aree metropolitane, Monaco di Baviera è uscita ampiamente vincitrice: in questa città gli utenti hanno messo da parte una media mensile di ben 1026,18 € (il 20% del proprio reddito). 

  1. Monaco di Baviera: 1026,18 € di risparmio medio mensile (il 20% del reddito mensile)
  2. Berlino: 449,21 € di risparmio medio mensile (il 19% del reddito mensile)
  3. Amburgo: 320,68 € di risparmio medio mensile (il 14% del reddito mensile) 

Abitudini di risparmio in Francia nel 2021 

Nel 2021, gli utenti francesi di N26 hanno risparmiato in media 69,24 € al mese. Considerando un reddito medio mensile di 1230,24 € pro capite, gli utenti francesi hanno risparmiato mediamente il 6% del proprio reddito mensile

In altre parole, per motivi culturali o economici in Francia si è risparmiato meno che in tutti gli altri paesi esaminati nel nostro studio. Questa affermazione vale sia in termini percentuali rispetto al reddito che a livello assoluto. 

Gli utenti di N26 che vivono in alcune delle più rinomate città francesi hanno fatto registrare risultati leggermente migliori rispetto alla media nazionale, ma la differenza è stata davvero minima. Nel corso del 2021, gli utenti di Parigi e Lione sono riusciti a risparmiare il 7% del proprio salario mensile. Marsiglia, invece, è risultata fanalino di coda nella classifica delle città prese in esame dal nostro studio. Ecco i dati relativi a queste tre città: 

  1. Parigi: 111,19 € di risparmio medio mensile (il 7% del reddito mensile)
  2. Lione: 74,69 € di risparmio medio mensile (il 7% del reddito mensile)
  3. Marsiglia: 26,55 € di risparmio medio mensile (il 2% del reddito mensile) 

Abitudini di risparmio in Italia nel 2021 

Nel 2021, gli utenti italiani di N26 hanno risparmiato in media 164,58 € al mese. Se consideriamo che il reddito medio mensile ammonta a 1016,20 € per cliente, gli utenti dello Stivale hanno accantonato mediamente il 16% del proprio reddito mensile

Con questo risultato, l’Italia si colloca all’incirca a metà classifica nel confronto con gli altri paesi europei. Il nostro studio evidenzia come gli italiani abbiano risparmiato quasi il triplo rispetto ai cugini d’Oltralpe (il 16% vs. 6%). Ciononostante, il distacco da Spagna e Germania è davvero notevole. 

A un confronto città per città, i dati si fanno interessanti. Ci si potrebbe aspettare che i risparmiatori più efficienti risiedano a Milano, data la sua fama di polo finanziario globale. Tuttavia, se consideriamo il reddito complessivo, nel 2021 a livello di risparmio gli utenti milanesi sono stati preceduti da quelli di Roma, mentre sul terzo gradino del podio troviamo i clienti partenopei:

  1. Roma: 352,00 € di risparmio medio mensile (il 14% del reddito mensile)
  2. Milano: 428,55 € di risparmio medio mensile (il 13% del reddito mensile)
  3. Napoli: 132,64 € di risparmio medio mensile (l’11% del reddito mensile) 

Abitudini di risparmio in Spagna nel 2021 

La Spagna è forse il Paese che ha stupito più di tutti nel nostro studio: la percentuale di risparmio media degli utenti del paese iberico rispetto al proprio reddito supera infatti quella degli altri paesi analizzati

Nel 2021, gli utenti spagnoli di N26 hanno messo da parte in media 252,00 € al mese a fronte di un reddito medio mensile di 1108,91 €. Stiamo parlando del 23% accantonato in vista di spese future. 

Nonostante la diversità geografica, in tutte e tre le città spagnole da noi esaminate abbiamo riscontrato la stessa forte tendenza al risparmio. Sia Barcellona che Madrid segnano cifre considerevoli: in entrambe, infatti, gli utenti hanno accantonato mediamente il 21% del proprio reddito mensile. I clienti di Valencia hanno risparmiato di più in termini assoluti, ma per via di un reddito nettamente più elevato la loro percentuale risulta inferiore rispetto agli utenti delle altre città spagnole: 

  1. Barcellona: 302,30 € di risparmio medio mensile (il 21% del reddito mensile)
  2. Madrid: 233,34 € di risparmio medio mensile (il 21% del reddito mensile)
  3. Valencia: 397,49 € di risparmio medio mensile (il 18% del reddito mensile)

Abitudini di risparmio nel 2021: analisi per età e genere 

Il luogo in cui si vive è naturalmente solo uno dei fattori in grado di influenzare la propria capacità di risparmio. Se scomponiamo i dati in base alle varie fasce d’età e ai generi indicati dagli utenti di N26 vengono alla luce risultati interessanti. 

Ecco alcuni dei più significativi: 

Gli uomini hanno guadagnato in media il 30% in più delle donne, ma hanno risparmiato di meno 

Il divario di genere è tangibile, almeno secondo gli utenti europei di N26. I dati che abbiamo raccolto nel 2021 mostrano che il reddito mensile degli utenti uomini ha superato in media del 30% (pari a 385,52 €) quello delle donne afferenti alla stessa fascia d’età. Il divario di reddito più marcato emerso dal nostro studio si registra fra uomini e donne di età compresa fra i 55 e i 59 anni: in questo gruppo, gli uomini hanno guadagnato mensilmente in media il 42% in più della controparte femminile. 

Pur essendo indice di una frustrante disuguaglianza di genere che non accenna a scemare, i nostri dati hanno rivelato anche un risultato più sorprendente. Con una percentuale di risparmio media del 22% rispetto al proprio reddito mensile, le donne si sono mostrate in generale molto più efficienti nel confronto con gli uomini, che hanno accantonato il 16%

La dott.ssa Fauth-Bühler spiega che questo fenomeno potrebbe avere radici neurologiche. “Si è scoperto che le donne presentano una regione di controllo più ampia (il ‘CEO’ del nostro cervello) rispetto agli uomini”, afferma la dottoressa. Secondo l’esperta, il cervello delle donne potrebbe essere “più abile nel reprimere comportamenti rischiosi e impulsivi”, come ad esempio spese eccessive e investimenti speculativi e ad alto rischio. 

Nonostante le effettive differenze in termini evolutivi tra uomini e donne, è bene notare che i ruoli di genere continuano a evolversi. L’idea stessa di ruoli di genere binari sta infatti diventando sempre più obsoleta. Nei prossimi anni speriamo di poter fornire maggiori informazioni contestuali necessarie alla comprensione dei fenomeni e di includere dati riferiti a coloro che si considerano non binari o genderqueer. 

In Europa, gli adulti hanno risparmiato di più dei giovani 

Il nostro studio suggerisce che in media gli europei di età compresa fra i 60 e i 64 anni hanno messo da parte più denaro rispetto a in tutte le altre fasce d’età fra i 18 e i 65 anni. Forse questo dato non è poi così sorprendente. Ciò che invece stupisce è che le donne in questa fascia d’età senior abbiano risparmiato il 10% in più della loro controparte maschile, mettendo da parte il 31% del proprio reddito mensile rispetto al 20% accantonato dagli uomini.

In Europa, nel 2021 sono stati in generale i giovani a incontrare maggiori difficoltà a risparmiare: i soggetti maschili di età compresa fra i 20 e i 24 anni hanno infatti accantonato appena il 9% del proprio reddito mensile. 

La dott.ssa Fauth-Bühler individua anche in questo caso un motivo neurologico alla base di questa discrepanza: “Il sistema di controllo è una delle ultime regioni del cervello a maturare”, spiega. “Ciò significa che raggiungere un obiettivo di risparmio è naturalmente più difficile per i giovani, il cui sistema di controllo è ancora in fase di maturazione.” 

L’esperta evidenzia che questo fenomeno potrebbe spiegare anche il motivo per cui i giovani mostrano una maggiore propensione al rischio e sembrano essere meno interessati a risparmiare rispetto agli adulti.

L’influenza della pandemia di COVID-19 sulle abitudini di risparmio nel 2021 

Pur avendo analizzato i dati sui risparmi soltanto per un anno, vale la pena notare che il 2021 non è stato un anno “come tutti gli altri”. 

“Il nostro sistema di valori e le nostre priorità sono cambiate durante la pandemia di COVID-19”, afferma la dott.ssa Fauth-Bühler. “Al momento attuale, la gente è disposta a risparmiare di più e a spendere di meno, soprattutto con riferimento a beni di consumo di breve durata, come vestiti e scarpe.”

Forse è ancora troppo presto per quantificare l’effettivo impatto della pandemia sul nostro comportamento di spesa e risparmio. La dott.ssa Fauth-Bühler ritiene tuttavia “probabile che questi cambiamenti introdotti dalla pandemia nel nostro sistema di valori si rifletteranno in qualche modo sulle nostre abitudini di spesa e risparmio, almeno a medio termine.” 

I 5 consigli della dott.ssa Fauth-Bühler su come resistere alla tentazione di spendere 

Abbiamo chiesto alla dott.ssa Fauth-Bühler quali strategie possono mettere in atto i consumatori per contrastare l’impulso a spendere. Ecco i suoi cinque consigli utili, elaborati e sintetizzati per maggiore chiarezza. 

1. Evita di fare shopping se sei sotto stress o di cattivo umore 

A tutti noi capita ogni tanto di fare acquisti d’impulso, soprattutto se siamo di cattivo umore o ci sentiamo stressati dopo una lunga giornata di lavoro. Se ci troviamo in una situazione come questa, tuttavia, è bene abbandonare l’idea di buttarsi a capofitto sullo shopping. 

Il sistema di controllo (“CEO”) si disattiva quando siamo di malumore o sotto stress. Il nostro comportamento risulta così guidato in prevalenza da sistemi cerebrali più antichi, come quello della ricompensa. Quest’ultimo contribuisce a motivare la ricerca di una gratificazione, come la caccia a quell’irresistibile offerta che recita “due magliette al prezzo di una”. 

2. Paga in contanti invece di usare la carta di credito

L’esperienza suggerisce che tendiamo a spendere più facilmente se paghiamo con la carta di credito invece che in contanti, dato confermato da varie ricerche. L’utilizzo della carta di credito o di qualsiasi altro dispositivo di pagamento virtuale ci fa dimenticare di aver attinto al nostro gruzzolo, separando il legame tra acquisto e pagamento. 

Inoltre, quando paghiamo più volte beni che bramiamo con la carta di credito, il nostro cervello impara ad associare questo sottile oggetto di plastica a un risultato gratificante mediante un processo che gli psicologi definiscono “condizionamento classico”. La carta di credito si è trasformata in uno stimolo condizionato: essendo associata a un acquisto piacevole, acquisisce la capacità di indurre essa stessa lo stimolo a “desiderare”. 

3. Evita di fare acquisti se sei di fretta 

I minuti contati sono il nemico numero uno del pensiero razionale. Se non abbiamo tempo per riflettere sul nostro comportamento, il sistema della ricompensa prenderà il sopravvento guidando le nostre azioni. 

Essendo nato non solo per massimizzare i risultati gratificanti, ma anche per innescare comportamenti abitudinari, questo sistema ci invoglierà automaticamente ad approfittare di un super sconto. Se ti ritroverai in una situazione simile qualche settimana dopo, probabilmente agirai di nuovo nello stesso modo. 

4. Individua i fattori che innescano la tua voglia di shopping 

Le ricerche sulle droghe mostrano che è più probabile avere una ricaduta quando ci si trova di fronte a segnali associati all’assunzione e agli effetti della droga in questione. Ad esempio, il fatto di bere una tazzina di caffè al mattino può suscitare un forte desiderio di fumare. 

Parlando di denaro, evitare questi segnali contribuisce a ridurre il desiderio di spendere, eliminando il fattore che innesca automaticamente la nostra voglia di mettere mano al portafoglio. Cerca di individuare questi meccanismi o i segnali che ti portano a spendere in modo impulsivo, ad esempio un mega sconto esposto in vetrina o la vista del tuo negozio preferito. 

5. Assumi il controllo dell’ambiente che ti circonda

Se vuoi mettere da parte dei soldi, fatti un regalo e trascorri una giornata nel bosco o in un parco invece di andare a spasso per le vie dello shopping della tua città. Così non dovrai convogliare energie nel tentativo di resistere alla tentazione suscitata dalle vetrine del tuo negozio di abbigliamento preferito.

Quanto allo shopping online, complicati il più possibile la vita quando si tratta di ordinare e pagare i tuoi acquisti. Non salvare i dettagli della tua carta di credito e non attivare modalità di pagamento istantaneo. Evita inoltre di memorizzare i tuoi dati personali o le credenziali di accesso per i rivenditori. In questo modo potrai interrompere il gesto automatico di acquisto e permetterai al sistema di controllo di intervenire. 


Risparmia di più nel nuovo anno grazie a N26

N26 si impegna a fornire ai propri clienti gli strumenti e gli stimoli motivazionali di cui hanno bisogno per raggiungere i propri obiettivi di risparmio prefissati per il 2022. Il nostro conto corrente online ti permette non solo di impostare limiti di spesa giornalieri, ma anche di ricevere notifiche push immediatamente dopo ogni transazione per aiutarti a monitorare i tuoi obiettivi di spesa. Ma non è tutto: grazie a Spaces potrai seguire le orme di migliaia di utenti e aprire un sotto-conto separato dedicato appositamente ai tuoi risparmi. 

Dai un’occhiata al nostro blog e scopri altri metodi per risparmiare e pianificare le tue spese, come la regola del 50/30/20.


¹ Lo studio si basa sull’analisi di N26 dei dati di spesa e di risparmio raccolti e resi anonimi da oltre 60.000 clienti N26 tedeschi, 40.000 clienti N26 francesi, 10.000 clienti N26 spagnoli, 20.000 clienti N26 italiani e 1,7 milioni di clienti a livello globale nel periodo tra gennaio e dicembre 2021. Con “dati di spesa” intendiamo le transazioni in uscita dai conti principali dei partecipanti al sondaggio, mentre con “dati di risparmio” indichiamo il denaro che è stato messo da parte negli spazi e nei conti principali dei partecipanti. 


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