Donna che legge la guida di viaggio a Parigi.

Come viaggiano gli europei nel 2022

Dopo gli sconvolgimenti degli ultimi anni, volevamo sapere come pensano di viaggiare le persone che vivono in Europa in questo 2022. Continua a leggere per sapere cosa abbiamo scoperto!

9' di lettura

La stagione dei viaggi è arrivata e in molti sono pronti a partire alla volta del mare e della montagna o a godersi il campeggio tra panorami mozzafiato. I viaggi in Europa hanno subito un drastico calo negli ultimi anni, principalmente a causa della pandemia da COVID-19. Proprio per questo, molti considerano il 2022 come la prima opportunità di concedersi la vacanza estiva che tanto aspettavano e hanno deciso di prenotare mesi fa. Altri invece, per i motivi più disparati, preferiscono rimanere nelle vicinanze o prenotare un viaggio last minute. 

Per capire meglio come viaggiano quest’anno gli europei, abbiamo intervistato oltre 12.000¹ clienti N26 provenienti da otto paesi diversi: Spagna, Italia, Francia, Germania, Austria, Belgio, Irlanda e Paesi Bassi². Abbiamo chiesto loro che tipo di vacanza hanno pianificato, quanto prevedono di spendere e in che modo questioni di carattere economico (e persino l’impronta di carbonio) influiscano sui loro programmi di viaggio. Ecco che cosa abbiamo scoperto. 

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 Il sud dell’Europa è la destinazione n° 1 del 2022 

Il nostro sondaggio ha messo in luce una gran varietà di programmi di viaggio. I partecipanti irlandesi si sono dimostrati i più organizzati: il 65% ha infatti affermato di aver prenotato almeno un viaggio in anticipo. Il 31% di tutti gli intervistati intenzionati a prendersi una vacanza, tuttavia, ha scelto di viaggiare senza fare troppi piani, dichiarando di non aver ancora prenotato nulla. I partecipanti irlandesi hanno fatto registrare il tasso più basso di viaggi improvvisati, con solo un 25% che afferma di non aver ancora prenotato le vacanze. I francesi e gli italiani sono i più propensi a mettersi in viaggio con un breve preavviso. Il 37% prevede di prenotare all’ultimo minuto, scelta condivisa anche dal 36% degli spagnoli. 

 In termini di durata, i partecipanti olandesi sono più propensi del resto degli europei a concedersi lunghe vacanze, con il 14% che ha già prenotato un viaggio di tre settimane o più. Tra i francesi, il 26% afferma di non avere in programma nessuna vacanza per questa estate (il tasso più alto di tutti i paesi intervistati), mentre l’Irlanda ha fatto registrare la percentuale più bassa di rinunciatari (10%). 

Tendenze di viaggio 2022: Infografica di pianificazione delle vacanze.

Quando si parla di viaggi nazionali o internazionali, i nordeuropei sembrano avere una maggior propensione a uscire dai confini del proprio paese. Ben il 75% degli austriaci intervistati opta per un viaggio all’estero, seguito a ruota dal 71% dei tedeschi. Ma il vincitore indiscusso in questo caso è il Belgio: un sorprendente 93% di partecipanti belgi ha riferito che quest’estate trascorrerà le vacanze fuori dal proprio paese. Al contrario, oltre la metà degli italiani (56%) quest’anno ha scelto di rimanere entro i confini nazionali per le vacanze estive, seguita dal 44% degli spagnoli e dal 39% dei francesi.  

Il sud dell’Europa è di gran lunga la destinazione più gettonata tra i paesi intervistati, essendo meta di vacanza di una media del 27% dei partecipanti. Se si tiene conto del fatto che circa la metà degli spagnoli e degli italiani ha optato per rimanere nel proprio Paese, ecco che l’Europa meridionale si preannuncia come una delle principali mete di tendenza del 2022. Al secondo posto si classifica il Nord Europa, scelto dal 13% dei viaggiatori. Australia e Nuova Zelanda sono le destinazioni con il minor tasso di potenziali visitatori, probabilmente a causa dei costi elevati e delle limitazioni di tempo. 

Tendenze di viaggio 2022: destinazioni per le vacanze infografiche.

In quali paesi si spende di più per le vacanze?

Stimare il budget riservato alle vacanze può essere difficile e negli ultimi anni è diventata una missione quasi impossibile. Da un lato, è probabile che molti viaggiatori e famiglie abbiano messo da parte una cospicua somma in conseguenza delle limitazioni imposte ai viaggi durante la pandemia mondiale e che ora siano disposti a spendere più del previsto per una meritata vacanza. Dall’altro, l’inflazione e l’incertezza economica sono temi sempre presenti che possono spingere alcuni a limitare le spese. 

Secondo il nostro sondaggio, i partecipanti provenienti da Germania, Austria, Irlanda, Italia e Paesi Bassi sono quelli disposti a spendere di più quest’anno. Guidano la classifica il 54% degli austriaci e il 53% dei tedeschi, che prevedono di spendere per queste vacanze il 41% o più del loro reddito mensile.

Al contrario, in Spagna e in Francia il budget da destinare alle ferie è più contenuto: il 29% degli spagnoli e il 30% dei francesi hanno dichiarato di prevedere una spesa compresa appena tra il 5 e il 20% del proprio reddito mensile. E il fatto interessante è che sono gli stessi Paesi in cui si registra il tasso più elevato di viaggi nazionali. Le preoccupazioni legate alla sfera economica potrebbero aver spinto gli intervistati a rimanere entro i confini del proprio Paese, o forse il budget è rimasto contenuto proprio perché si è scelto di non visitare mete lontane.  

Le preoccupazioni economiche possono limitare la spesa per le vacanze 

 Quando si parla di viaggi, il lato economico può diventare per molti un fattore di stress. I nostri dati mostrano che ad avere le minori preoccupazioni in merito al costo delle vacanze sono gli olandesi e gli austriaci. Il 58% dei partecipanti olandesi ha dichiarato di non badare a spese quando viaggia, così come un impressionante 62% di austriaci. Questi risultati potrebbero essere legati alle previsioni di spesa degli intervistati. La scelta di chi vive in Germania, Austria e Paesi Bassi di destinare una fetta maggiore del proprio reddito alle vacanze può essere indice del fatto che gli intervistati provenienti da questi tre paesi dispongono di un margine economico maggiore per viaggiare. Tedeschi, austriaci e olandesi spesso pianificano i propri viaggi con largo anticipo, il che fa intuire la presenza di un budget stabile da destinare a questa attività.  

A tale riguardo, Italia e Spagna mostrano una tendenza in netto contrasto. In questi paesi, infatti, solo un esiguo 18% afferma di non badare a spese per le vacanze. In linea con questo risultato, quasi la metà dei partecipanti spagnoli (46%) ha dichiarato di prestare grande attenzione alla spesa legata ai viaggi, rispetto ad appena il 6% degli irlandesi. Lo stesso dicasi per il 43% degli italiani, che si aggiudicano così il secondo posto in classifica dietro agli iberici. 

Tendenze di viaggio 2022: Finance in vacanza Infografica.

Le preoccupazioni economiche dei partecipanti spagnoli raggiungono il picco tra i giovani. Per il 50% degli intervistati tra i 18 e i 29 anni, la questione economica è sempre fonte di stress prima o durante le vacanze, mentre tra gli italiani dello stesso gruppo il tasso si attesta al 47%. Il contrasto diventa evidente soprattutto rispetto all’Austria, dove solo il 6% dei partecipanti dello stesso gruppo dichiara che il portafoglio costituisce un problema a cui pensare. E anzi, quasi la metà (48%) degli austriaci della stessa fascia d’età afferma di non preoccuparsi affatto del denaro prima o durante un viaggio. 

Con l’età, tuttavia, le preoccupazioni economiche legate alle vacanze sembrano ridursi in tutta Europa: solo un’esigua percentuale tra gli over 60 riferisce un’attenzione costante alle spese prima o durante i viaggi, quota che arriva a toccare il punto più basso (1%) in Irlanda e nei Paesi Bassi. Fanno eccezione Spagna e Italia, con un tasso del 40% tra gli over 60 costantemente attenti al portafoglio, percentuale che in Francia è pari ad appena il 25%.  

Trovare il giusto equilibrio tra viaggi e impatto climatico 

La crisi climatica incombe e molti cercano il modo di viaggiare riducendo al minimo la propria impronta di carbonio. Il nostro sondaggio mostra che i francesi sono i più attenti alla propria impronta di carbonio, che è "molto importante" per il 30% dei partecipanti. In generale, una media del 45% degli intervistati la ritiene una questione "relativamente importante". 

Tuttavia, quando si tratta di pagare di più per compensare la propria impronta di carbonio, alcuni paesi sembrano più propensi di altri a sborsare una somma extra. Gran parte dei partecipanti ha risposto di essere disposta a pagare fino al 10% in più per neutralizzare l’impronta di carbonio dei propri viaggi. Con il 68%, sono i francesi a guidare la classifica. Una media del 19% ha persino dichiarato di essere disposta a spendere fino al 20% in più, con il più alto tasso di risposte affermative tra gli italiani (24%). Proprio la questione climatica potrebbe aver influito sulla scelta diffusa tra gli italiani di trascorrere le vacanze entro i confini nazionali. In generale, il fatto che così tanti partecipanti siano disposti a sborsare un po’ di soldi extra per ridurre le proprie emissioni la dice lunga sull’atteggiamento degli europei nei confronti dei viaggi.  

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¹ Lo studio si basa sull'analisi di N26 delle risposte fornite da clienti N26 (2.330 francesi, 2.075 tedeschi, 1.712 spagnoli, 1.367 italiani, 1.449 austriaci, 1.100 irlandesi, 770 olandesi e 610 belgi) durante la partecipazione a un sondaggio volontario condotto a maggio/giugno 2022. Il questionario è stato inviato in formato digitale tramite le newsletter N26 e la partecipazione al sondaggio è stata volontaria. I partecipanti sono stati informati che il sondaggio era anonimo e non conteneva alcuna domanda intesa a identificarli, come la richiesta di nomi o indirizzi email. Nessuna informazione personale e le risposte dei partecipanti sono state e saranno collegate ai partecipanti, e tutte le risposte sono state e saranno trattate con la massima riservatezza. I partecipanti sono stati informati che i risultati del sondaggio potrebbero essere pubblicati sotto forma di statistiche e che in questo caso i dati verranno aggregati combinando tutte le singole risposte al sondaggio.

² I clienti sono stati segmentati in base al paese in cui è stato aperto il loro conto N26.

³ In base alla Polizza Assicurativa del Gruppo Allianz.

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