Gestire le finanze in famiglia
Come creare un equilibrio finanziario in famiglia rafforzando al contempo i legami familiari.
7' di lettura
Districarsi tra denaro e dinamiche familiari è un compito piuttosto delicato. Quando finanze e famiglia si mischiano, possono emergere emozioni, valori e aspirazioni di varia natura, che creano a loro volta situazioni impegnative da affrontare. Tuttavia, trovare il giusto equilibrio tra famiglia e denaro non significa soltanto prendere decisioni finanziarie intelligenti, ma anche avere cura delle relazioni e sostenersi a vicenda verso il raggiungimento degli obiettivi individuali. Facendo fronte alle questioni finanziarie con empatia e comprensione e impegnandosi insieme per trovare un terreno comune, le famiglie riescono a rimanere unite anche quando devono affrontare delle sfide. L'obiettivo principale? Far fruttare il denaro in comune e rafforzare al tempo stesso i legami che uniscono i membri della famiglia.Le famiglie si trovano spesso in conflitto quando discutono di denaro, ma le cause di queste controversie hanno di solito radici più profonde di quanto non sembri a un primo sguardo. I soldi possono essere lo specchio di dissapori che serpeggiano sotto la superficie. Le discussioni sull'argomento all'interno della cerchia familiare non riguardano quasi mai solo ed esclusivamente il denaro, ma sono un mezzo per rafforzare le insicurezze altrui, le complesse lotte di potere o il tentativo di influenzare l'autostima.I conflitti familiari possono assumere toni particolarmente accesi quando il denaro diviene lo strumento predominante nel definire il senso di autostima di una persona. L'intreccio tra patrimonio e fiducia in sé può causare una percezione distorta della propria identità personale, rendendo le conversazioni sul denaro molto più cariche di emozioni. In determinate circostanze, i soldi possono anche supplire alla mancanza di legame emotivo tra i componenti di una famiglia, diventando così un sostituto dell'affetto e delle attenzioni. Di conseguenza, le discussioni di carattere finanziario possono essere accompagnate da un carico emotivo più pesante.Anche le questioni irrisolte relative al potere e al controllo possono portare a conflitti finanziari. Se all'interno di una famiglia sono presenti squilibri economici, ad esempio quando uno dei membri ha uno stipendio più alto e tende a predominare nelle decisioni finanziarie, si può scatenare una lotta per il potere. Una situazione del genere si verifica soprattutto quando la persona che detiene maggiore autorità non tiene conto dei suggerimenti e dei bisogni delle altre. Oltre a erodere la fiducia, una simile disparità può generare un vero e proprio risentimento tra i membri della famiglia, inasprendo le tensioni e portandole ben oltre i semplici diverbi di natura economica.Il conflitto interpersonale e intergenerazionale sul denaro all'interno delle famiglie può essere radicato nelle norme sociali e nelle aspettative culturali. Certi valori e convinzioni in merito alla ricchezza, al successo e alla responsabilità rischiano di diventare fonte di tensione, come ad esempio la pressione imposta dal dover sostenere ruoli di genere tradizionali. Quando queste aspettative si scontrano con realtà diverse all'interno della famiglia, non è raro che insorgano stress e ansia.Si stima che il 75% degli individui debba affrontare conflitti sull'eredità nel corso della propria vita. E alla luce del costante aumento del numero di dispute legate ai testamenti, l'eredità è uno degli argomenti finanziari più spinosi che le famiglie devono affrontare. Le modalità di trasferimento del patrimonio alla morte di un membro della famiglia possono scatenare emozioni intense, sia durante la redazione di un testamento che nel periodo successivo alla morte del testatore. Ecco perché, quando si redigono le proprie volontà, è fondamentale pensare a coloro che ne subiranno gli effetti e, per quanto possibile, riflettere su come andare incontro alle diverse emozioni ed esigenze delle persone interessate. Due aspetti possono, però, aiutare a dirimere i contrasti generati dall'eredità: l'onestà e una comunicazione chiara. La piena trasparenza può inizialmente provocare tensioni o conflitti, ma alla fine offre a tutti maggiori possibilità di trovare una soluzione ragionevole. Nascondere informazioni o ingannare i membri della famiglia può esacerbare le emozioni e mettere a dura prova i rapporti, soprattutto dopo un decesso. Vale invece la pena parlare e confrontarsi quando i familiari sono ancora in vita. In questo modo le persone coinvolte hanno la possibilità di condividere apertamente le loro intenzioni e i loro pensieri, e sarà più facile evitare supposizioni e malintesi in seguito.La commistione tra lavoro e famiglia implica una collisione tra sfera pubblica e privata. Se si pensa, però, che il 75% degli imprenditori e l'81% dei titolari di aziende consolidate sono co-proprietari o co-gestori delle loro attività insieme a membri della propria famiglia, appare chiaro come questa coesione tra lavoro e vita privata sia la norma per molti. Tuttavia, solo il 19% delle aziende a conduzione familiare dispone di protocolli per la risoluzione dei conflitti, per cui le tensioni al loro interno sono spesso inevitabili. Quando i conflitti familiari irrisolti tornano a galla, possono avere un rapido impatto sulle decisioni aziendali. In un'impresa multigenerazionale, le strutture che un tempo hanno portato al successo possono risultare obsolete e inefficaci. In questi casi, l'aiuto di professionisti esperti nella gestione e nel disinnesco dei conflitti può essere determinante. In fin dei conti, la priorità è mantenere saldi sia i rapporti familiari sia gli affari aziendali.Nonostante le varie sfide, lavorare insieme come famiglia offre comunque molti vantaggi. Può, ad esempio, dare l'opportunità unica di conoscere i membri della propria famiglia a un livello più profondo e di collaborare per un obiettivo comune. Inoltre, le imprese familiari possono fungere da piattaforma per educare la generazione futura a una gestione oculata del denaro, all'importanza di relazioni solide e al valore della collaborazione.Chiedere un prestito a un familiare può rivelarsi una situazione delicata da gestire. Se si presenta il caso, è bene prendere in considerazione sia gli aspetti finanziari che quelli relazionali. Per chi si trova dall'altra parte può esserci il desiderio di fornire aiuto, ma è fondamentale analizzare con obiettività le circostanze prima di accettare di prestare denaro a un familiare.Le ricerche dimostrano che prestare denaro ai familiari può avere esiti contrastanti. Un sondaggio di Bankrate condotto nel 2019 ha rilevato che circa il 60% degli americani ha prestato denaro a parenti o amici. Tuttavia, il 37% di questi ha riferito di aver perso denaro e il 21% ha dichiarato che il prestito ha influito in maniera negativa sulla relazione. In caso di prestiti tra familiari, è quindi importante avere un piano chiaro riguardo alla restituzione completa dell'importo. Altrimenti si rischia non solo di causare danni finanziari, ma anche di deteriorare i rapporti.A volte, la cosa migliore è dire “no” a un familiare che chiede in prestito del denaro. In questo modo non solo si salvaguarda il patrimonio, ma si preserva anche la relazione. Anche se il fine ultimo è quello di aiutare, anziché precipitarsi a fare un bonifico, in certi casi è meglio suggerire risorse alternative o mettere in contatto i familiari con istituzioni finanziarie più adatte allo scopo.Hai paura di non riuscire a trovare il giusto equilibrio tra le complesse dinamiche del denaro e della famiglia? Conciliare le due cose non deve essere per forza fonte di stress, ma è necessario adottare una comunicazione aperta, avere valori condivisi e concentrarsi sul futuro. Inizia creando un ambiente sicuro e non giudicante in cui i membri della famiglia possano discutere apertamente delle loro propensioni e dei valori riguardo al denaro. A tal fine, è importante indagare il modo in cui il denaro viene utilizzato, risparmiato e condiviso all'interno della famiglia e comprendere l'interazione tra i diversi valori, obiettivi e abitudini finanziarie. Il confronto tra le varie prospettive e il raggiungimento di un terreno comune consentono alle famiglie di creare una solida base per le loro decisioni finanziarie condivise.Per risolvere i conflitti, è molto utile un po' di ascolto attivo. Cercare di capire i diversi punti di vista, nonché le emozioni e le dinamiche che li sottendono, aiuterà ad allentare le tensioni. L'empatia, la comprensione e l'impegno comune a mantenere solide le relazioni familiari sono fondamentali. Questi ingredienti contribuiscono a promuovere all'interno delle famiglie un ambiente positivo e solidale, nel quale ciascuno si sente ascoltato e valorizzato.
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