Perché comprare casa è un sogno irrealizzabile per molti
Traguardo fondamentale dell'età adulta in passato, oggi il mercato immobiliare taglia fuori molti giovani, mentre altri scelgono volutamente di evitarlo.
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Tappa intermedia tra il matrimonio e la nascita dei figli, un tempo l'acquisto della casa era un traguardo fondamentale dell'età adulta. Ma i comportamenti evolvono e il panorama economico cambia, rendendo il percorso verso la proprietà immobiliare meno lineare. Con i prezzi delle case alle stelle, i salari stagnanti, l'aumento dell'inflazione e la crisi del costo della vita, non c'è da meravigliarsi se i giovani hanno il 30% in meno di probabilità di possedere una casa rispetto ai loro genitori.Tuttavia, l'impossibilità di accedere al mercato immobiliare potrebbe non essere così grave come si crede. Pagare l'affitto anziché comprare casa può rivelarsi una scelta sensata per alcuni, e gli affittuari stanno trovando modi alternativi di costruire la propria sicurezza finanziaria al di fuori della proprietà immobiliare. I tassi di proprietà dell'abitazione hanno registrato un calo costante negli ultimi sei decenni. Oggi solo il 47,9% dei giovani adulti possiede una casa, un numero molto inferiore rispetto al 77,8% degli anni ‘60. Di conseguenza, le persone tra i 30 e i 40 anni hanno una probabilità tre volte maggiore di affittare un'abitazione rispetto a 20 anni fa. Questa disparità è legata a molteplici ragioni. Le persone nate negli anni ‘60 hanno avuto accesso al mercato immobiliare in un momento in cui i prezzi erano ciclicamente bassi e gli stipendi relativamente alti, ma ai nati negli anni ‘80 è toccata in sorte la situazione opposta. Non soltanto le generazioni più giovani hanno conosciuto un mercato immobiliare caratterizzato da prezzi elevati, ma sono anche cresciute all'ombra della Grande Recessione. Allo stesso modo, coloro che stavano iniziando gli studi universitari o si stavano affacciando al mondo del lavoro durante la pandemia di COVID-19 potrebbero subire svantaggi analoghi in futuro quando arriverà il loro momento di entrare nella cerchia dei proprietari immobiliari.Sebbene il 74% degli americani consideri l'acquisto di una casa come uno dei traguardi più importanti nella realizzazione del “sogno americano”, per quasi il 75% dei giovani i costi rappresentano il principale ostacolo all'accesso alla proprietà. Dall'altra parte dell'Atlantico, il 73% dei britannici considera la proprietà di una casa come parte fondamentale di una vita appagante, sebbene si stimi che il 33% dei giovani nel Regno Unito non realizzerà mai questo sogno. La pensa allo stesso modo il 66% dei belgi tra i 21 e i 35 anni che non possiede proprietà immobiliari e che ritiene impossibile acquistare nel clima attuale, con un 10% già rassegnato all'idea che non sarà mai un'opzione possibile. A partire dagli anni ‘60, il prezzo medio di una casa è gradualmente aumentato rispetto al reddito medio. La disparità tra salari e costo delle abitazioni ha ritardato in modo significativo l'accesso dei giovani al mercato immobiliare o, in alcuni casi, li ha tagliati fuori. A causa della stagnazione delle retribuzioni e degli impatti a lungo termine della crisi finanziaria del 2008, i giovani oggi godono di una ricchezza stimata inferiore del 35% rispetto alle generazioni precedenti. Aggiungiamo al mix i tassi di inflazione in crescita e la tendenza a vivere in aree metropolitane molto richieste e più costose e gli ostacoli che impediscono ai giovani di acquistare una casa diventano evidenti.Un elemento importante da sottolineare nel dibattito sulla proprietà immobiliare è che il sogno di possedere una casa è legato a un fattore culturale. Tra i Paesi con i più elevati tassi di proprietà della casa al mondo ci sono Romania (95%), Ungheria (92%), Croazia (91%) e Lituania (89%). Sono tutti Paesi appartenenti all'ex blocco orientale, dove le case di proprietà dello stato furono vendute a basso prezzo o persino cedute gratuitamente agli inquilini dopo lo scioglimento dell'Unione Sovietica. Il numero di proprietari immobiliari supera quello degli affittuari in Portogallo, Spagna, Italia e Belgio, mentre in Germania la situazione si ribalta, con un 51% di cittadini che vivono in affitto e un 49% con un'abitazione propria. Ciò è attribuibile in gran parte alle leggi tedesche che tutelano la locazione in favore degli affittuari. Ad esempio, ai proprietari non è consentito aumentare il canone di locazione di oltre il 10% al di sopra dell'affitto comparativo locale, una norma che rende più allettante la prospettiva di vivere in affitto.Per molti, l'acquisto di una casa crea un senso di sicurezza e controllo sulle circostanze della vita. Tuttavia, sempre più persone (un 34% secondo un recente sondaggio inglese) stanno scegliendo attivamente di non diventare proprietarie. Il principale motivo che le spinge a non voler possedere un immobile è la riluttanza a essere legate a un unico luogo, seguita dall'importo elevato dell'acconto. Ma questi non sono gli unici motivi per cui in alcuni casi l'affitto ha la meglio sull'acquisto.Acquistare una casa significa assumersi dei rischi finanziari, proprio come succede con gli investimenti. E così come il mercato azionario, anche quello immobiliare è soggetto a fluttuazioni imprevedibili. Durante la crisi finanziaria del 2008, i prezzi delle abitazioni sono crollati del 20% e molti proprietari si sono trovati a pagare mutui molto più alti del valore del proprio immobile. Sebbene questo tipo di crisi influisca negativamente anche sui canoni di locazione, gli affittuari si trovano probabilmente in una posizione migliore durante i periodi di incertezza economica.L'acquisto di una casa comporta numerosi costi aggiuntivi: dalle spese legali alle imposte sulla proprietà, dalle ispezioni obbligatorie alle spese per la valutazione e le eventuali assicurazioni. Se si aggiungono il trasloco e qualche potenziale lavoro di ristrutturazione, i costi fanno presto a lievitare. Chi sceglie di vivere in affitto, invece, può risparmiarsi gran parte di queste spese.Le case richiedono una manutenzione costante per rimanere in buone condizioni. Guasti nell'impianto elettrico, muffa, problemi con gli scarichi: gli affittuari lasciano questo tipo di responsabilità al proprietario, ma chi possiede una casa deve risolvere il problema con i propri sforzi e le proprie spese. Per non parlare del fatto che se vuoi trasferirti in un nuovo paese, in una città diversa o anche solo cambiare quartiere, la pianificazione e gli sforzi necessari se possiedi una casa di proprietà sono incomparabili. La possibilità di trasferirsi in modo più flessibile può consentire a chi vive in affitto di cogliere al volo nuove opportunità, come un lavoro o un progetto più interessante.
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Proprietà immobiliare moderna: lo status quo
Perché comprare casa è diventato un sogno irrealizzabile per molti
Il sogno della casa di proprietà è una questione culturale
I vantaggi dell'affitto rispetto all'acquisto
Minori rischi finanziari
Minori costi aggiuntivi
Responsabilità limitata
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