Scopri tutto ciò che c’è da sapere su questo asset presente in molte aziende.- L’equity (o capitale proprio) è la parte di proprietà che un investitore detiene in una società. Funziona come una quota di azioni.
- L'equity viene spesso confuso con il concetto di venture capital, ma quest'ultimo si presenta solo sotto forma di grandi apporti di capitale destinati alle start-up.
- L'investimento in equity può avvenire in tre fasi diverse della vita di un'azienda: l’avviamento, la fase di crescita e la fase di espansione.
Molte persone guardano ai prodotti finanziari come unica via di investimento possibile, ma in realtà ci sono diverse alternative per far fruttare il proprio denaro. Per questo ti proponiamo questa guida completa sull'equity, un’opzione da valutare per i tuoi investimenti.Andiamo dunque a spiegare in dettaglio cos'è, come funziona e le procedure da seguire passo dopo passo se lo vuoi includere nel tuo pacchetto di investimenti.Il tuo conto online
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Apri il tuo conto N26Cosa si intende per equity?
L’equity (o capitale proprio) è la parte di proprietà che una persona detiene in un'azienda o in un altro asset. Se consideriamo nello specifico l’ambiente finanziario relativo alle startup, si riferisce alla percentuale di proprietà che i soci (principalmente i fondatori e gli investitori) hanno nell'azienda.Come si calcola?
Per calcolare il valore del patrimonio che una persona possiede rispetto al totale dell'azienda, bisogna dividere il numero di azioni di proprietà dell’investitore per il numero totale di azioni dell'azienda e poi moltiplicare il risultato per 100. La formula è dunque la seguente:
Equity = Numero di azioni possedute / Numero totale di azioni dell'azienda x100
Queste azioni rappresentano una parte del patrimonio netto di un'azienda; il loro possesso conferisce un diritto di proprietà e di controllo sulle decisioni interne da prendere (peraltro sempre in base al peso del quantitativo di azioni che l’investitore detiene).Differenze tra private equity e venture capital
A volte si tende a confondere termini che in realtà non hanno lo stesso significato, come nel caso di private equity e venture capital. Qui sotto ti forniamo una definizione di entrambi con le relative differenze:- Private equity (capitale privato). Questo tipo di investimento riguarda società non ancora quotate in borsa. Gli investitori acquistano partecipazioni nell’azienda perché credono nel potenziale di crescita dell'impresa, e prevedono una futura redditività.
- Venture capital (capitale di rischio). In questo caso si apportano cospicue quantità di capitale in aziende con elevato potenziale di crescita. Il rischio è maggiore, perché di solito si tratta di società di nuova costituzione in fase di lancio e sviluppo, ma è maggiore anche la redditività prevista.
La differenza principale tra questi due tipi di investimento è rappresentata dalla tipologia di società coinvolte. Il private equity si rivolge ad aziende già consolidate che vogliono fare un salto in avanti e hanno bisogno di capitale per riuscirci, mentre il venture capital si concentra in particolare su aziende emergenti, soprattutto sulle start-up, accettando un rischio più elevato in cambio però di una crescita che può essere più esplosiva e veloce.Investire in equity: fasi e possibilità
Prima di approfondire le specifiche fasi, diamo un'occhiata ai diversi tipi di azioni tramite cui si può impostare l'investimento:
- Azioni ordinarie. Questa tipologia di azioni offre un maggior controllo sulla società e le decisioni interne.
- Azioni privilegiate. Questa tipologia di azioni mira invece a un rendimento maggiore attraverso i dividendi.
Entrambe le opzioni sono considerate come mezzo di finanziamento abituale per le aziende, in quanto le banche spesso pongono determinati requisiti che queste aziende non sono in grado di soddisfare.Di conseguenza, sia il private equity che il venture capital rappresentano alternative interessanti.
Fase di avvio
Fase di lancio in cui l'azienda muove i primi passi e cerca soprattutto di affermare il proprio modello di business. È un momento durante il quale i costi sono molto elevati, così come l'incertezza e le incognite riguardo alla redditività che l'azienda potrebbe generare.È in questa fase che intervengono i cosiddetti “business angels”, investitori che affidano il loro denaro a start-up con prospettive positive sulla carta, ma ancora incerte.
Fase di crescita
In questa condizione l'azienda ha già raggiunto un equilibrio finanziario e riesce a coprire le spese con gli utili. Si valuta dunque quanto l'azienda possa essere redditizia e quali siano le prospettive future, con l'obiettivo di aumentare le entrate.I finanziatori in questa fase immettono capitali di rischio e si traducono in soggetti che gestiscono i fondi di altri per massimizzare il ritorno sugli investimenti. Di solito è il loro impulso a traghettare l'azienda in borsa.
Fase di espansione
Ormai l'azienda è già affermata sul mercato, presenta guadagni stabili e genera buoni rendimenti. Inoltre paga i dividendi ai suoi investitori.Rimane una fase interessante per chi vuole operare tramite private equity e venture capital.
Perché investire in equity in un'azienda
Se hai ancora dubbi riguardo gli investimenti in equity, ricapitoliamo i principali vantaggi:- Elevato potenziale di crescita e redditività. Si tratta di società le cui azioni aumentano considerevolmente di valore in tempi molto brevi, il che si traduce in rendimenti sostanziosi.
- Dividendi. Molte di queste società distribuiscono regolarmente utili ai propri azionisti, guadagni che possono rappresentare un reddito aggiuntivo ogni mese.
- Diversificazione. Possedere azioni di differenti società è un ottimo modo per diversificare il proprio portafoglio di investimenti e renderlo un po' più solido e sicuro.
- Possibilità di prendere decisioni interne all'azienda. Possedere azioni di una società consente di partecipare al processo decisionale all'interno della stessa. Se la tua percentuale è alta, il tuo ruolo può persino diventare fondamentale nella direzione aziendale.
Nonostante tutti questi vantaggi, non bisogna dimenticare che investire in azioni comporta comunque dei rischi. Non lo si dovrebbe mai fare senza aver prima compreso le eventuali conseguenze negative a cui ci si espone.Come vengono tassati gli investimenti in equity?
Il capitale proprio non è altro che un'azione, quindi si aprono due scenari possibili di tassazione:
Scenario 1: si vende l'azione. In questo caso si ha una plusvalenza, o capital gain, soggetta a tassazione con aliquota del 26%. Nel caso di una minusvalenza, invece, quest’ultima è deducibile come credito fiscale su future plusvalenze entro 4 anni dalla cessione.
Scenario 2: si riceve un dividendo. Come abbiamo visto, il dividendo è una remunerazione che la società distribuisce proporzionalmente ai suoi azionisti su base regolare. In questo caso, è tassato come reddito da capitale mobiliare con aliquota normalmente stabilita in Italia al 26%.
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