Perché diventare freelance? Ecco i motivi!
Come e perché diventare freelance: la parola agli esperti.
7' di lettura
Dimentica la solita lista dei pro e contro e chiediti: perché vuoi diventare freelance? Se c'è una cosa che abbiamo imparato dai 3 liberi professionisti con cui abbiamo parlato, è che mettersi in proprio è una decisione personale che ognuno prende per motivi diversi. Comprendere perché si desidera diventare freelance è fondamentale per abbandonare il tradizionale lavoro d'ufficio e trovare l'equilibrio tra la vita privata e il lavoro più adatto alle proprie esigenze. Abbiamo intervistato 3 professionisti provenienti da più settori e con diversi livelli di esperienza per sapere cosa li ha spinti a diventare freelance e quali sono gli alti e i bassi del loro percorso. Ti presentiamo Elisa Bottazzi (traduttrice e copywriter, 9 anni di attività), Pietro Ibba (consulente informatico, 12 anni di attività) e Filippo Marchetti (animatore, 5 anni di attività): continua a leggere e scopri che cosa hanno imparato nel loro percorso verso una carriera di successo. Elisa Bottazzi, traduttrice: All’inizio per mera necessità: dopo il dottorato non avevo la possibilità di continuare a fare ricerca all’università e ho deciso di mettere a frutto le mie due grandi passioni: la scrittura e la lingua inglese. Ho iniziato nel 2011, prima come autrice di testi per il web e poco dopo anche come traduttrice, e da allora ho sempre lavorato come freelance.Pietro Ibba, consulente informatico: Per caso. Pur essendo dipendente a tempo pieno, saltuariamente mi occupavo di svolgere piccoli progetti per amici o clienti occasionali. Nel corso del tempo, il volume di lavoro è mano a mano aumentato e a quel punto ho ridotto il mio orario da dipendente aprendo regolare partita IVA. Diventare freelance a tempo pieno è stata una naturale evoluzione.Filippo Marchetti, grafico e animatore: Ho deciso di diventare freelance per l’estrema libertà che questo tipo di modalità lavorativa concede. Lavorando da freelance si hanno maggiori possibilità di sviluppare un proprio stile personale e non vi è la necessità di essere legati a una specifica località geografica. Un ulteriore vantaggio dell’essere freelance è la possibilità di espandersi a differenti mercati, cosa che lavorando in uno studio, per ovvie ragioni, sarebbe difficile fare. Ho sempre voluto affermare il mio stile di all’interno del mondo dell’animazione e credo che lavorare da freelance sia la soluzione migliore.Elisa Bottazzi, traduttrice: Quella che all’inizio era una necessità si è poi trasformata in un’occupazione permanente che ha rivelato molteplici aspetti positivi. I principali benefici che ho apprezzato e che tuttora continuo ad apprezzare, rispetto al lavoro dipendente in ufficio, sono la possibilità di scegliere con chi e a cosa lavorare, poter decidere liberamente orari e giorni di attività e la comodità di lavorare da casa o in qualunque altro luogo mi trovi, a patto di avere una connessione a internet. Per me, la libertà è sicuramente l’aspetto più importante del lavoro di freelance.Pietro Ibba, consulente informatico: I vantaggi sono moltissimi: riesco a gestire meglio le attività private e quelle professionali modulando il mio tempo in maniera totalmente autonoma, scelgo i progetti e le persone con le quali lavorare. Ovviamente non ci sono solamente vantaggi, ma gli svantaggi sono sicuramente inferiori.Filippo Marchetti, grafico e animatore: Le principali ragioni per cui ho deciso di iniziare a lavorare come freelance sono la libertà e la possibilità di essere riconosciuto all’interno del mio settore come un individuo con un set di stili e abilità ben definiti. Lavorare in uno studio è egualmente stimolante e offre altrettanti benefici, ma sacrifica in parte l’individualità dell’artista. Un altro grande vantaggio del lavorare da freelance è l’estrema flessibilità con cui si possono accettare o rifiutare incarichi in base alle proprie esigenze, modulando ferie e giorni di riposo secondo le necessità del momento.Elisa Bottazzi, traduttrice: Probabilmente mi sarei dedicata con più impegno alla formazione e alla crescita personale. All’inizio scrivevo e traducevo facendo tesoro solo delle mie conoscenze e competenze, mentre ho capito solo qualche tempo dopo che c’è sempre tanto da imparare anche se si è del mestiere. Un’altra cosa che avrei fatto diversamente è non accettare così tanti lavori sottopagati; all’inizio della carriera magari ha senso accettare questo tipo di progetti per farsi un po’ di esperienza, ma avrei dovuto iniziare a dire di no prima: la professionalità non si svende! Mi sarei anche dovuta dotare fin da subito di un software di traduzione assistita per incrementare la produttività.Pietro Ibba, consulente informatico: Sinceramente nessuno. Avendo effettuato un’evoluzione molto graduale finora non mi sono mai trovato a fare un "salto nel vuoto". La progressione del cambio di mentalità e di orari è stata molto leggera e per questo naturale. Forse, tornando indietro, inizierei prima il percorso, ma il passaggio da dipendente a libero professionista di per sé è stato ottimale.Filippo Marchetti, grafico e animatore: Come capita a molti giovani artisti che si approcciano a questo tipo di modalità lavorativa, anche io ho sottovalutato inizialmente la quantità di impegno necessaria ad avviare un’attività di successo. Il consiglio che mi sento di dare a chi comincia è quello di impegnarsi al massimo nella produzione di contenuti, a costo di rinunciare a preziosi momenti di riposo o giornate libere. Un altro importante suggerimento è quello di accettare, inizialmente, quanti più compromessi possibile; è importante studiare il mercato e cercare di produrre un gran numero di contenuti e materiali legati alle tendenze attuali. Quando l’attività di libero professionista è ben avviata ci si può permettere di essere più selettivi, ma nelle fasi iniziali occorre occuparsi anche di lavori meno stimolanti. Elisa Bottazzi, traduttrice: Ci sono tanti siti online che offrono lavori freelance: ad esempio piattaforme di traduzione, di copywriting e bacheche virtuali con annunci di lavoro. Internet è uno strumento fondamentale per i liberi professionisti, non solo per trovare lavoro ma anche per confrontarsi coi colleghi. Per far crescere la propria attività bisogna accumulare esperienza, dare il massimo anche nei piccoli progetti e lavorare con precisione e passione. Un ultimo ma non meno importante aspetto è il rapporto con il cliente, che va coltivato sempre con cortesia e professionalità.Pietro Ibba, consulente informatico: Il miglior consiglio che posso dare è quello di essere flessibili. In questo modo si accumula esperienza e si capisce meglio cosa si vuol fare e come si vuole evolvere. Lo svantaggio principale è che, non avendo orari fissi, si corre il rischio di pensare continuamente al lavoro. Pertanto, è importante trovare il giusto equilibrio tra vita professionale e tempo libero. Filippo Marchetti, grafico e animatore: Ancor prima di iniziare un’attività da freelance consiglio caldamente di costruire un buon portfolio di lavori che possano mostrare le vostre abilità in diverse situazioni. Se si è giovani si può approfittare del vivere in famiglia durante questa fase iniziale e anche durante i primi mesi di attività. Una volta creato un buon portfolio la parola d’ordine è “diversificazione”, ovvero il cercare di diffondere la propria produzione sul maggior numero di piattaforme possibile. Per quanto riguarda la ricerca di contratti, spesso si è contattati direttamente dai clienti interessati che hanno avuto modo di vedere alcuni dei vostri lavori, ma una buona possibilità è offerta anche dalle piattaforme di freelancing quali Upwork, Twine o Fiverr, che possono offrire una sorprendente quantità di lavoro.Nonostante tutta l'incertezza che il lavoro da freelance può portare con sé, i nostri 3 esperti hanno voluto condividere con te alcuni preziosi consigli su come crearsi un futuro migliore da libero professionista. Ti senti ispirato dal loro percorso nel mondo del lavoro? Non aspettare e scopri subito come fare a diventare anche tu freelance!Diventare freelance è entusiasmante, ma può esserlo anche il modo in cui gestisci le finanze legate alla tua attività ! 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