Bonus affitto giovani: come funziona e come richiederlo

Il bonus affitto giovani 2024 è un’agevolazione fiscale che consente di ottenere una detrazione del 20% sull’affitto fino a 2.000 €. Ecco una guida pratica con importi e requisiti.
7' di lettura
Per i giovani con un reddito basso che non hanno ancora comprato casa, è possibile richiedere il bonus affitto anche nel 2024, un’agevolazione fiscale già fruibile negli anni passati che è stata confermata dalla nuova Legge di Bilancio. Nello specifico, il bonus affitto giovani 2024 consente di ottenere, in fase di dichiarazione dei redditi, una detrazione del 20% sul canone d’affitto per un periodo massimo di 4 anni e per un importo che può arrivare fino a 8.000 Є.  Si tratta quindi di un metodo per risparmiare sul canone di locazione, facilitando la gestione delle spese quotidiane. Ma quali sono i requisiti per accedere al bonus affitto giovani? Come si fa a inoltrare richiesta per accedere alla detrazione? Ti spiegheremo tutto in questa guida pratica!

Bonus affitto 2024: cos’è?

Il bonus affitto giovani è un’agevolazione fiscale che ha lo scopo di aiutare le persone di età compresa tra i 20 e i 31 anni che non riescono a sostenere le proprie spese di locazione. D’altronde, tutti sappiamo quanto costa vivere da soli e quanto siano alte le spese nel momento in cui ci si trasferisce per lavoro o per altri motivi personali, soprattutto in un periodo in cui il tasso d’inflazione è alle stelle. Probabilmente hai già provato metodi per risparmiare come la regola del 50 20 30, ma non sei hai ancora raggiunto i tuoi obiettivi in vista di progetti futuri.  In questo articolo, elencheremo i requisiti del bonus affitto per i giovani, in modo da capire se puoi beneficiare della detrazione del 20% sul canone di locazione in fase di

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Requisiti per il bonus affitto giovani

Con l’obiettivo di aiutare i giovani in difficoltà a coprire le spese quotidiane, coloro che hanno un reddito complessivo inferiore a 15.493,71 Є e che abbiano stipulato un contratto di locazione per un’unità immobiliare, ad esempio un monolocale, un bilocale o anche una stanza, possono accedere al bonus affitto. Nello specifico, i requisiti richiesti sono i seguenti:
  • avere un reddito complessivo inferiore a 15.493,71 Є;
  • aver stipulato un contratto di locazione e aver spostato la residenza nell’abitazione in questione;
  • abitare in una casa il cui canone d’affitto non sia inferiore ai 991,60 Є annui.
Chiaramente, l’immobile non può essere lo stesso dell’abitazione dei genitori, e il contratto di locazione deve essere conforme ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431. A questo si aggiunge il fatto che sono esclusi dal bonus affitto giovani le unità immobiliari di categoria A/1, A/8 e A/9, ovvero immobili di lusso, alloggi pubblici e case affittate a scopi turistici (ad esempio un B&B). Inoltre, specifichiamo che il reddito complessivo inferiore a 15.493,71 Є si riferisce al totale dell’imponibile annuo, quindi non è necessario effettuare il calcolo dell’ISEE.

Bonus affitto giovani: importi e durata

Come già anticipato, il bonus affitto giovani consente di fruire di una detrazione del 20% rispetto all’importo del canone di locazione annuo, fino a un massimo di 8.000 Є per 4 anni. L’importo di 8.000 Є viene a sua volta suddiviso per ogni periodo d’imposta, quindi la detrazione massima è di 2.000 Є annui. Inoltre, tramite la circolare 9 del 1° aprile emessa dall’Agenzia delle Entrate è stato sottolineato che, ai fini della detrazione, si avrà diritto ad un importo forfettario minimo di 991,60 Є. Nello specifico, si applica una detrazione pari al valore maggiore tra 991,60 Є e il 20% del canone annuo, rispettando sempre il limite dei 2.000Є Cerchiamo di fare chiarezza con due esempi pratici:
  • Mario abita da solo in un monolocale in centro a Milano e ha un canone di affitto pari a 650 Є al mese (7.800 Є annui). A Mario spetta una detrazione di 1.560 Є (20% di 7.800 Є) in quanto questo importo supera l’importo forfettario di 991,60 Є;
  • Antonio ha affittato una piccola stanza in periferia a Torino e paga un canone di 300 Є al mese (3.600 Є annui). Ad Antonio spetterà comunque la detrazione di 991,60 Є, in quanto il 20% di 3.600 Є è pari a 720 Є, un importo inferiore rispetto al minimo previsto dal bonus affitto.
Tali detrazioni possono avere una durata massima di 4 anni a patto che il conduttore del contratto soddisfi i requisiti anagrafici e reddituali per ogni anno d’imposta. Di conseguenza, ogni periodo sarà oggetto di verifica, consentendo all’intestatario del contratto di godere delle detrazioni anche solo per una parte del periodo d’imposta.  Ad esempio, se il giovane affitta l’immobile a 30 anni e, nel frattempo, ne compie 31, avrà diritto alla detrazione limitatamente al periodo d’imposta in cui soddisfaceva i requisiti anagrafici. 

Altre forme di bonus affitto per il 2024

Oltre al bonus affitto giovani, per il 2024 sono previste altre forme di bonus per diminuire il costo del canone di locazione. In particolare, per coloro che non soddisfano i requisiti del bonus giovani, è comunque disponibile un bonus affitto variabile in base alla tipologia di contratto e al reddito. Con i contratti di locazione a mercato libero, si possono ottenere 300 € di bonus con un reddito inferiore a 15.493,71 €, oppure 150 € se il reddito è compreso tra 15.493,71 € e 30.987,41 €. Chi paga un affitto con canone concordato, invece, può ottenere 495,80 € di detrazione se il reddito non supera i 15.493,71 €, importo che scende a 247,90 € se il reddito è compreso tra 15.493,71 € e 30.987,41 €. La detrazione spetta anche a lavoratori dipendenti che si trasferiscono per motivi di lavoro, con una detrazione pari a 991,60 € con reddito inferiore a 15.493,71 € e di 495,80 € con reddito compreso tra 15.493,71 € e 30.987,41 €.

Novità: bonus mutuo e affitto come fringe benefit

Tra le novità del 2024 c’è l’introduzione, all’interno dell’Articolo 6 della Legge di Bilancio, di un bonus mutuo e affitto erogabile come fringe benefit dalle aziende. In poche parole, per il periodo di imposta relativo al 2024, i datori di lavoro possono erogare un contributo sotto forma di fringe benefit in busta paga, da utilizzare come rimborso per pagare l’affitto o gli interessi del mutuo.  L’importo massimo erogabile è di 1.000 €, che viene incrementato a 2.000 € per dipendenti con figli a carico, ovvero con figli minori di 24 anni e con un reddito inferiore a 2.840,51 €, oppure di età superiore con reddito inferiore a 4.000 €. Specifichiamo, però, che la circolare 5/E dell’Agenzia delle Entrate del 7 marzo indica che chi utilizza il fringe benefit non potrà usufruire degli sconti sull’IRPEF in fase di dichiarazione dei redditi

Bonus affitto: come richiederlo

Adesso che sai come funziona il bonus affitto e hai deciso come pianificare le spese di casa, cerchiamo di capire come richiedere la detrazione del 20% sul canone di locazione. La procedura è molto semplice, e può essere eseguita direttamente in fase di dichiarazione dei redditi.  L'importante sarà avere a portata di mano i seguenti documenti:
  • dati dell’immobile di residenza;
  • contratto di locazione;
  • valore del reddito complessivo annuo.
Lo sconto sarà applicato direttamente sul modello 730, nello specifico al rigo E71, colonna 1, codice 4. Precisiamo, inoltre, che in caso di cointestatari, ognuno di essi riceverà la detrazione in base alla sua quota, anche nel caso in cui soltanto un affittuario sia idoneo a fruire dell’agevolazione. Ovviamente, oltre al suddetto bonus, esistono tanti altri metodi per risparmiare sull’affitto, anche se questa è sicuramente un’agevolazione notevole considerando che si possono diminuire le spese di circa 166 Є al mese se si ottiene lo sconto massimo di 2.000 Є. 

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FAQs


    Le richieste dell’anno 2023 verranno erogate intorno al secondo semestre del 2024, mentre le richieste di quest’anno verranno erogate l’anno prossimo.

    L’ISEE per ricevere il bonus affitto deve essere inferiore a 15.493,71 €, o compreso tra 15.493,71 € e 30.987,41 €.

    Il bonus affitto può essere ottenuto in diverse misure sia dai giovani con età compresa tra i 18 e i 31 anni, sia dai lavoratori che rispettano i requisiti reddituali previsti



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