
La singolare ascesa degli ETF sulle criptovalute
Gli ETF sulle criptovalute offrono un facile accesso a Bitcoin, Ethereum e altro. Niente wallet, chiavi o problemi di proprietà: solo investimenti semplificati. Ma sono adatti per te?
5' di lettura
Il mercato delle criptovalute e il trading di criptovalute si caratterizzano per un rischio elevato. Questi asset sono soggetti a notevoli fluttuazioni di valore e non sono vincolati a un asset reale sottostante. In qualsiasi momento è possibile assistere a un calo del valore o persino a una perdita repentina e totale della somma spesa. La performance passata non è un indicatore affidabile di quella futura. I valori menzionati sono fittizi e puramente illustrativi. Le dichiarazioni e le illustrazioni qui contenute non costituiscono una consulenza di investimento.
I fondi negoziati in borsa (Exchange Traded Funds, ETF) sulle criptovalute hanno conquistato il mondo degli investimenti, offrendo un modo più semplice per cimentarsi con gli asset digitali. Ma non sono apparsi da un giorno all’altro. Il loro percorso dal rifiuto all’accettazione da parte del pubblico è una storia di perseveranza, innovazione ed evoluzione delle normative. Ora attirano coloro che desiderano investire in criptovalute senza le complessità della proprietà diretta.Mentre gli Stati Uniti si sono tenuti lontani dagli ETF sulle criptovalute per anni, Europa e Canada si sono dimostrati più condiscendenti. Nel 2015, la Svezia ha scritto un capitolo di storia lanciando il primo prodotto negoziato in borsa (exchange-traded product, ETP) legato alle criptovalute, creando le condizioni affinché l’Europa diventasse un hub per gli investimenti in asset digitali regolamentati. Paesi come la Svizzera e la Germania hanno presto seguito l’esempio della Svezia, offrendo una varietà di Bitcoin, Ethereum e criptoprodotti diversificati su borse come SIX e Deutsche Börse.All’inizio degli anni 2020, gli investitori europei avevano già accesso diretto alle criptovalute attraverso prodotti negoziati in borsa. Nel frattempo, negli Stati Uniti, tra il 2018 e il 2023, la SEC ha respinto più di 20 proposte di questo tipo, adducendo preoccupazioni sulla manipolazione del mercato e sulla protezione degli investitori. La svolta è arrivata nell’ottobre 2021, quando la SEC ha approvato gli ETF futures su Bitcoin. Facendo un balzo in avanti di alcuni anni, a gennaio 2024 la SEC ha dato il via libera a 11 ETF spot su Bitcoin. Nel primo giorno di negoziazione, questi fondi hanno raccolto un volume di 4,5 miliardi di dollari, e gli investitori istituzionali sono accorsi in massa, con attori importanti come JPMorgan e UBS che hanno aggiunto gli ETF su Bitcoin ai loro portafogli. Gli ETF sulle criptovalute offrono un’esposizione alle valute digitali senza le complessità della proprietà delle criptovalute stesse. Ad esempio, un ETF su Bitcoin consente di monitorare le oscillazioni di prezzo del Bitcoin senza possedere un singolo satoshi. Che si tratti di un singolo asset come Ethereum o di un intero paniere di criptovalute, questi ETF rendono semplice per gli investitori ottenere una fetta dell’azione rimanendo nel contesto familiare dei mercati azionari tradizionali.Mentre alcuni ETF detengono direttamente le criptovalute (ETF spot), altri tracciano i contratti futures (ETF futures). Quando acquisti una quota di un ETF spot, il fondo acquista e detiene la criptovaluta reale per te. Il tuo investimento sale e scende con il prezzo dell’asset, ma ti risparmi lo stress di gestire wallet o chiavi. Al contrario, gli ETF futures non detengono direttamente criptovalute come Bitcoin o Ethereum, ma utilizzano contratti che scommettono sulle future variazioni dei prezzi. Ad esempio, un ETF futures su Bitcoin acquista e vende contratti futures, monitorando indirettamente la performance del Bitcoin.Ma gli ETF futures possono anche essere creativi. Pensiamo agli ETF inversi, ad esempio. Questi fondi sono studiati per trarre profitto quando i prezzi del Bitcoin scendono. Ad esempio, se il prezzo del Bitcoin cala dell’1%, un ETF inverso su Bitcoin punta ad aumentare dell’1%. Per gli investitori che amano agire un po’ da anticonformisti, questi fondi rappresentano il gioco dello “shortare il mercato” per eccellenza. E non ci si limita al Bitcoin. Sono disponibili anche ETF futures per Ethereum e persino combinazioni dei due.Per chi è curioso di conoscere le criptovalute ma esita ad affrontarne la complessità, gli ETF sulle criptovalute possono essere un buon punto di partenza. Ti permettono di beneficiare delle oscillazioni di prezzo delle criptovalute senza il problema di possedere gli asset esplicitamente; basta un semplice acquisto attraverso il tuo conto di intermediazione. Gli ETF sulle criptovalute eliminano anche la necessità di conoscenze specialistiche sulle reti blockchain o sui wallet. Dimentica termini come “dimezzamento” (halving) o “commissioni di rete” (gas fee) — non devi essere un guru delle criptovalute per investire.Inoltre, il mondo delle criptovalute è pieno di racconti ammonitori su persone che hanno perso l’accesso alle chiavi private dei loro wallet, e, con esse, milioni in asset digitali. Con un ETF, questo non è un tuo problema. Le tue quote sono conservate nel conto di intermediazione come qualsiasi altra azione o ETF. Il possesso diretto di criptovalute può anche essere costoso. I wallet sicuri spesso applicano commissioni annuali, e le transazioni sono soggette a commissioni di rete. Gli ETF raggruppano tutti questi costi in un unico rapporto di spesa, rendendo il budgeting più semplice e prevedibile.Detto questo, la comodità ha un costo. Gli ETF sulle criptovalute hanno spesso rapporti di spesa più elevati rispetto agli ETF tradizionali, soprattutto se sono gestiti attivamente. Inoltre, mentre gli ETF convenzionali sono regolamentati, i mercati in cui investono gli ETF sulle criptovalute spesso non lo sono. Questa mancanza di sorveglianza può portare a problemi come la manipolazione dei prezzi o le attività fraudolente, rischi che i mercati tradizionali generalmente non corrono.Quando investi in un ETF sulle criptovalute, acquisti quote del fondo, non la criptovaluta stessa. Ciò significa che perdi alcuni dei vantaggi che rendono uniche le criptovalute, come la decentralizzazione, l’anonimato e la possibilità di utilizzare direttamente i tuoi asset. Inoltre, non tutti gli ETF sulle criptovalute monitorano direttamente il prezzo degli asset sottostanti. Gli ETF basati sui futures, ad esempio, si fondano su contratti che scadono e devono essere rinnovati. Questo può generare discrepanze tra la performance dell’ETF e il prezzo effettivo della criptovaluta.
I fondi negoziati in borsa (Exchange Traded Funds, ETF) sulle criptovalute hanno conquistato il mondo degli investimenti, offrendo un modo più semplice per cimentarsi con gli asset digitali. Ma non sono apparsi da un giorno all’altro. Il loro percorso dal rifiuto all’accettazione da parte del pubblico è una storia di perseveranza, innovazione ed evoluzione delle normative. Ora attirano coloro che desiderano investire in criptovalute senza le complessità della proprietà diretta.
Il vantaggio dell’Europa nella corsa agli ETF sulle criptovalute
ETF sulle criptovalute: la tua scorciatoia per il mercato delle criptovalute?
Navigare nel mare delle criptovalute con ETF spot e futures
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A cosa rinunci quando scegli gli ETF sulle criptovalute
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