Cos’è il mining di criptovalute?

Come funziona il mining di criptovalute? Vedremo perché è così importante generare nuove monete e convalidare transazioni e ti mostreremo come muovere i primi passi.
7' di lettura
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Cos’è il mining di criptovalute? Un universo molto più vasto di quanto si possa pensare. Il mining è un metodo per generare criptovalute, ma non si limita a questo: è anche il modo in cui vengono convalidate le transazioni effettuate in criptovaluta.Allora, come funziona il mining? Sostanzialmente, i miner risolvono complessi problemi matematici con l’aiuto di computer molto potenti e ricevono in cambio delle monete. Fare mining significa però anche affrontare una serie di rischi di carattere ambientale e finanziario di cui è bene che tu sia consapevole. Nel nostro viaggio alla scoperta dello sfaccettato mondo del mining, ci addentreremo nei meandri di questi e di tanti altri argomenti.

Come funziona il mining di criptovalute?

Vediamo come funziona il mining di criptovalute. Il nome è leggermente fuorviante, visto che non si tratta solo di ottenere o "estrarre" (traduzione dell’inglese "to mine") nuove monete. Il mining ha infatti un duplice obiettivo: generare una nuova criptovaluta (idea che associamo tradizionalmente al termine "mining") e verificare la legittimità delle transazioni in criptovaluta sulla relativa blockchainQuando completa il processo di verifica di un blocco di transazioni, il miner di Bitcoin viene ricompensato. Ti starai chiedendo: con che cosa? Con Bitcoin nuovi di zecca, che vanno ad arricchire le sue riserve e ad aumentare il numero totale di Bitcoin in circolazione.

Che cosa si intende con proof of work (PoW)?

Le criptovalute necessitano del cosiddetto "meccanismo di consenso", che fa in modo che tutti gli stakeholder concordino su quali transazioni sono da ritenersi legali e impedisce che possano essere spesi due volte gli stessi soldi. I Bitcoin e molte altre criptovalute si avvalgono della strategia proof of work per ottenere questa convalida. Nel sistema proof of work, una volta riempito un blocco di transazioni, i miner fanno a gara per essere i primi a risolvere una serie di problemi matematici complessi. Quando finalmente l’equazione viene risolta, creano un hash di 64 caratteri che convalida la transazione e consente loro di generare Bitcoin in autonomia.

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Cos’è il Bitcoin mining?

Il Bitcoin mining permette di guadagnare nuovi Bitcoin convalidando transazioni effettuate in questa criptovaluta. Tutti i miner che convalidano un blocco di transazioni ricevono come ricompensa una determinata somma in Bitcoin. In altre parole, si tratta di un doppio processo che genera nuove monete e consente a quelle in circolazione di essere utilizzate in modo sicuro.

Perché i Bitcoin sono generati da un processo di mining?

Il mining è il sistema che Bitcoin utilizza per generare nuove monete e convalidare transazioni collegandole a quelle già esistenti. Se nessuno convalidasse le transazioni, la natura decentralizzata della blockchain potrebbe spalancare le porte ai truffatori, permettendo loro di spendere Bitcoin e altre criptovalute più di una volta. Il ricorso al mining per la verifica delle transazioni evita le truffe, rafforzando la fiducia riposta dagli utenti nella criptovaluta.

Il Bitcoin mining è un’attività redditizia?

Fare Bitcoin mining può essere un’attività che può essere redditizia, a patto che il guadagno superi i costi di mining, solitamente elevati. Il profitto dipende da numerosi fattori, tra cui i costi iniziali relativi all’attrezzatura e le spese d’esercizio da sostenere con regolarità, come quelle per l’elettricità.

Quanto guadagnano i miner di Bitcoin?

Per darti un'idea di quanto si può guadagnare a fronte di questi costi, attualmente per ogni blocco convalidato correttamente e aggiunto alla blockchain si ricevono 6,25 Bitcoin. Ma aspetta a cantare vittoria, poiché parliamo di un importo che si dimezza all’incirca ogni quattro anni! A dicembre 2021, 6,25 Bitcoin corrispondevano approssimativamente a 222.800 USD: una cifra niente male se riesci a sbaragliare la concorrenza e a convalidare il blocco prima degli altri miner!

Cosa serve per iniziare a fare mining?

Ora che hai capito come funziona il mining di criptovalute, vorresti provare a metterti in gioco anche tu. Ma come si inizia a fare mining? Che tu scelga i Bitcoin o Ethereum, devi considerare alcuni aspetti fondamentali. Se sei alle prime armi, faticherai non poco a fare mining utilizzando un normale computer portatile: per svolgere questa attività in modo efficiente, infatti, può volerci molto tempo e una potenza di calcolo considerevole.In termini di hardware, dovrai dotarti di un’apposita attrezzatura informatica chiamata mining rig, che dipenderà dalla valuta estratta: i miner di Bitcoin, ad esempio, utilizzano in prevalenza apparecchiature ASIC (ossia "circuito integrato specifico per applicazioni") che possono arrivare a costare migliaia di dollari l’una. Vale la pena pensare anche alla fornitura di elettricità: visto che ti servirà molta energia, ti converrà scovare il fornitore che offre la tariffa più conveniente.Oltre all’hardware, ti serviranno anche alcuni software specifici. Per fare mining a tutti gli effetti, dovrai scaricare un software dedicato. Alcune opzioni, come CGMiner, sono open source e gratuite, mentre altre, come Awesome Miner, prevedono il pagamento di un canone. Dovrai anche configurare un Wallet per criptovalute, un "portafoglio" digitale per le monete che guadagnerai. In base all’approccio che deciderai di adottare, potresti dover aderire anche a un mining pool.

Mining in solitaria vs. Pool mining

Entrare a far parte di un pool, perché no? È un’opzione che non dovresti escludere. Si parla di mining in solitaria quando il miner agisce autonomamente. Nel pool mining, invece, il miner collabora con gli altri colleghi condividendo le risorse e porta avanti la sua attività insieme agli altri membri del pool. Se disponi di una potenza di calcolo contenuta, il pool mining può essere una buona strategia per muovere i primi passi nel settore.

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Il mining ha dei lati negativi?

Il mining può farti accarezzare l’idea di portare a casa profitti da capogiro, ma ricorda che non è tutto oro quel che luccica. L’attività di mining richiede infatti una quantità esorbitante di elettricità e ha un’impatto ambientale a dir poco enorme. Oltre a questo, devi considerare alcune questioni economiche e normative.
  • Fare il miner significa addentrarsi in un processo che impiega tantissima energia. Solo per fare un esempio, si stima che il mining di Bitcoin assorba più elettricità di quella utilizzata in tutta la Finlandia. Parliamo dunque di un’impronta di carbonio gigantesca e di costi esorbitanti. Ecco perché i miner tendono ad aggregarsi nelle aree del mondo in cui l’elettricità costa poco. Tuttavia, questa pratica esercita a sua volta una pressione sproporzionata su infrastrutture spesso obsolete, finendo per amplificare il problema ambientale.
  • L’ostacolo non è rappresentato solo dai costi potenzialmente in crescita che devi sostenere con regolarità: il punto è che anche le spese iniziali per mettere in piedi la tua attività di miner possono essere davvero proibitive. Ciascuno degli hardware (in particolare il mining rig) costa almeno qualche migliaio di dollari, ma per le configurazioni dalle caratteristiche tecniche più avanzate si può arrivare a spendere anche oltre 10.000 dollari.
  • Il mining di Bitcoin non è fatto per chi non sa destreggiarsi con il computer: solo per capire come funziona il processo e impostare tutte le attrezzature necessarie bisogna conoscere molto bene l’informatica e l’infrastruttura blockchain. Per non parlare delle competenze di cui dovresti essere in possesso per risolvere eventuali problemi! 
  • Anche se la tua attrezzatura è configurata in modo impeccabile e hai tutti gli strumenti per riuscire a operare come miner, non è detto che tu abbia l’autorizzazione per farlo. Alcuni Paesi disincentivano il mining di criptovalute: è il caso della Cina, che ha messo completamente al bando questa pratica nel 2021 a causa del suo impatto ambientale e del suo carattere decentralizzato. E nel nostro continente, la Svezia è tra i Paesi che chiedono all’UE di seguire l’esempio della Cina. Se ciò accadesse, i miner vedrebbero fortemente ridotto il numero di aree in cui poter operare legalmente.

È consigliabile fare mining di criptovalute?

Le criptovalute basate sul meccanismo proof of work non funzionerebbero senza il lavoro dei miner. La domanda allora è: dovresti fare mining anche tu? La risposta dipende dalle tue conoscenze, dalle risorse a tua disposizione e dalla tua predisposizione al rischio. Per prima cosa, chiediti se il processo ti è abbastanza chiaro da riuscire a impostare l’hardware e il software e a risolvere eventuali problemi. Se la risposta è sì, domandati se hai la possibilità di affrontare sia i costi iniziali che le spese da sostenere con regolarità legate al mining. Disponi di denaro contante, attrezzature e risorse energetiche in grado di trasformare questa idea in un progetto redditizio? Se anche in questo caso la risposta è affermativa, hai considerato l’impatto in termini giuridici e ambientali? Infine, ti suggeriamo di riflettere bene sul rischio finanziario. I miner vengono ricompensati nella stessa criptovaluta che contribuiscono a generare. Le criptovalute possono tuttavia essere soggette a notevoli fluttuazioni di prezzo: ciò significa che potresti ricevere un bel gruzzoletto o rimanere con un pugno di mosche. Tuttavia, se disponi delle conoscenze e delle risorse necessarie e la tua situazione ti permette di affrontare il rischio, potresti avere tutte le carte in regola per unirti alla schiera di miner che mantengono ben oliato il meccanismo proof of work.


    Il mining è parte integrante di molte criptovalute, ma non di tutte. Molte criptovalute note, tra cui Bitcoin, operano su un modello di convalida "proof of work" (PoW) che si basa sul mining. Tuttavia, altre criptovalute come Ripple ed EOS, nonché Ethereum dal 2022, seguono un modello "proof of stake". Questo modello prevede una rete di "validatori" che mettono in gioco le proprie criptovalute in cambio dell'opportunità di convalidare nuove transazioni, aggiornare la blockchain e guadagnare una ricompensa. Pertanto, queste crypto non possono essere minate con il tradizionale processo proof-of-work.

    Assolutamente no! Oltre al mining, è possibile ottenere criptomonete acquistandole sulla base di un tasso di cambio (come si fa con le valute estere) oppure in cambio della fornitura di beni e servizi (come nel caso di un negozio che utilizza una valuta "tradizionale").

    I minatori di criptovalute ricevono pagamenti nella rispettiva valuta, oltre a provare la soddisfazione di partecipare a un progetto finanziario nuovo ed emozionante.

    Come minimo dovrai procurarti un apposito mining rig, una fonte di elettricità a buon mercato e un Wallet per criptovalute. Non da ultimo, ti dovrà essere ben chiaro il processo. Ti consigliamo di pensarci bene, poiché il mining di Bitcoin ha dei pro e dei contro.

    Un minatore di Bitcoin è un computer ad alte prestazioni che risolve problemi matematici estremamente complessi per generare nuovi Bitcoin.

    Se desideri iniziare a fare mining di Ethereum, ti serviranno gli stessi strumenti richiesti dai Bitcoin: un mining rig, elettricità e un Wallet per criptovalute. Ma non basta: dovrai anche capire come funziona il processo, che è diverso da quello dei Bitcoin. Per il resto, valgono le stesse considerazioni di cui abbiamo appena parlato. Ricorda però che Ethereum prevede di passare a un modello proof of stake nel prossimo futuro.

    Un pool di mining si ha quando i minatori di criptovalute mettono insieme le loro risorse tecniche per estrarre criptovalute e aumentare le probabilità di ottenere la ricompensa di un blocco.



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