Bonus facciate 2022: ecco cosa devi sapere

Scopri tutto quello che devi sapere sulla proroga al Bonus facciate per il 2022.
4' di lettura
Negli ultimi anni, l’Italia ha visto crescere di molto gli incentivi proposti dal governo per migliorare il decoro urbano, le condizioni delle nostre abitazioni e incentivare la sostenibilità degli edifici in cui viviamo. Con la varietà di incentivi del governo per la casa, come l’ecobonus 110%, l’ecobonus per la riqualificazione energetica, il sisma Bonus e il Bonus facciate, i contribuenti italiani hanno avuto l’imbarazzo della scelta.Tra questi, Il Bonus facciate è quello che ha avuto più successo nel 2021 e per questo è stato rinnovato, con qualche modifica, anche per il 2022. Per aiutarti a capire come funziona questa agevolazione e le principali novità previste nella sua proroga, abbiamo preparato una piccola guida di riferimento.

Bonus facciate 2022: come funziona e i requisiti per richiederlo

Che cos’è il Bonus facciate?

Si tratta di un’agevolazione di imposta che copre una percentuale delle spese sostenute per interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti in determinate zone. È stato introdotto nella Legge di bilancio 2020 e riconfermato per il 2021 e 2022.

Quali sono i requisiti per richiedere il Bonus facciate?

Il bonus può essere richiesto da:
  • Persone fisiche
  • Enti pubblici e privati
  • Imprese e associazioni di professionisti
  • Contribuenti che hanno un reddito di impresa
È escluso da questa agevolazione chi opera con regime di tassazione separata o ad imposta sostitutiva.

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Quali edifici o parti di edifici interessa il Bonus facciate?

Il bonus riguarda tutte le facciate degli edifici vecchi e nuovi, condomini, case private, inclusi gli immobili commerciali, che si trovino nelle zone A, B o assimilabili (approfondiremo nell’articolo), la cui superficie sia visibile dalla strada o da altro suolo pubblico, come ad esempio una ferrovia. L’agevolazione riguarda, in pratica, tutti gli interventi effettuati sull’intero perimetro esterno visibile di un edificio di qualsiasi categoria catastale, ovvero non solo sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, ma anche sugli altri lati dello stabile. I lavori eseguiti su facciate interne che si affacciano, ad esempio, su un cortile condominiale o un parcheggio, sono esclusi dall’agevolazione. Non sono inclusi nel Bonus facciate nemmeno gli interventi su immobili in costruzione o soggetti a demolizione e ricostruzione.Per poter accedere al Bonus, gli interventi devono essere eseguiti su:
  • strutture opache della facciata: pareti, strutture orizzontali e coperture
  • balconi, ornamenti e fregi
Possono essere lavori di ristrutturazione oppure semplici operazioni di pulitura o tinteggiatura.

Come scoprire se l’edificio è in zona A, B o assimilabili?

Ciascun comune del territorio italiano utilizza criteri di classificazione propri a seconda delle normative regionali, ma molti comuni hanno definito delle zone assimilabili alle A e B valevoli ai fini del Bonus facciate. Tuttavia, per sapere con sicurezza a quale zona appartiene un edificio, è buona norma contattare l’ufficio tecnico o di Urbanistica del comune in cui si trova l’edificio, oppure rivolgersi ad un professionista.

La detrazione per il Bonus facciate 2022

Il Bonus facciate è stato prorogato per il 2022 con la nuova Legge di Bilancio, ma con l’aggiunta di alcune modifiche importanti.Ecco i principali cambiamenti rispetto al 2021:
  • L’aliquota, per gli interventi effettuati fino al 31 dicembre 2022, passa dal 90% al 60%
  • Gli interventi possono essere eseguiti anche solo su una parte della facciata, non è più necessario eseguirli sulla facciata completa
La proroga del Bonus facciate per il 2022 ha dunque, da un lato, abbassato la percentuale dell’incentivo, ma, dall’altro, ha aumentato il bacino di utenza, includendo anche coloro che effettuano interventi solo parziali sulle facciate del proprio edificio, che in precedenza ne erano esclusi.

Come usufruire del Bonus facciate

Il Bonus facciate può essere erogato in tre modalità:
  • Tramite detrazione della dichiarazione dei redditi successiva ai lavori
  • Attraverso lo sconto in fattura da parte della ditta o del professionista
  • Con la cessione del credito a soggetti terzi
Nel primo caso, l’importo del Bonus facciate viene erogato dall’Agenzia delle Entrate dopo la dichiarazione dei redditi: il 60% della somma spesa viene rimborsata attraverso detrazioni Irpef spalmate su dieci anni. Ciò significa che al contribuente verranno scalate le tasse nel tempo, in rate annuali. Per quanto riguarda lo sconto in fattura, invece, la ditta o il professionista incaricato applicano direttamente una riduzione del 60% sul costo dei lavori, permettendo al beneficiario di godere di un importo già scontato in fase di pagamento. Infine, se si vuole usufruire del Bonus facciate tramite cessione del credito, è necessario rivolgersi a soggetti esterni come istituti di credito e intermediari finanziari (una banca, una compagnia di assicurazione o Poste Italiane).Se vuoi saperne di più, puoi consultare la pagina dell’Agenzia delle Entrate relativa al Bonus facciate.

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