Calcolo TARI 2020: cosa cambia nelle principali città italiane
Tutto quello che devi sapere sulle agevolazioni e riduzioni della TARI 2020.
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L’emergenza COVID-19, come abbiamo avuto tutti modo di sperimentare, ha provocato effetti visibili in diversi ambiti della nostra vita quotidiana. Nell’incertezza che ha caratterizzato il secondo trimestre di quest’anno, anche i pagamenti delle imposte pubbliche sono stati modificati per venire incontro a chi è stato maggiormente colpito da questa situazione straordinaria. In questo articolo ci concentreremo sul calcolo della TARI per il 2020, per vedere nel dettaglio come si presenta la situazione attuale nelle principali città italiane per quanto riguarda la tassa comunale sui rifiuti urbani.
Come si calcola la TARI 2020
Per il 2020 l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) aveva in programma una riforma della TARI, poi resa sperimentale per l’anno in corso e rimandata a gennaio 2021, dando quindi libertà ai comuni di scegliere tra il metodo attuale e quello nuovo nella stima dell’imposta per quest’anno. Nella maggior parte dei casi, il calcolo della TARI 2020 è stato ancora effettuato utilizzando il metodo attuale e quindi in base alla somma di queste quote:
Quota fissa: viene determinata moltiplicando i metri quadrati dell’immobile (ovvero la superficie calpestabile compresi muri interni, pilastri e muri perimetrali inclusi nei dati catastali) per la tariffa corrispondente al numero degli occupanti. Questa tariffa, decisa dal comune, è collegata al numero di componenti del nucleo familiare.
Quota variabile: questa quota va a coprire i costi di servizio per la raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Anche la quota variabile basata sulla quantità di rifiuti prodotti in via presuntiva da un nucleo familiare composto da un determinato numero di persone.
Per le utenze non domestiche, il calcolo della TARI segue lo stesso sistema composto da una quota fissa e una quota variabile, basato su un calcolo della superficie dell’immobile e dalla tipologia di attività svolta.
Cos’è cambiato, in breve
A seguito dell’emergenza, l’ARERA ha richiesto agli enti locali una certa flessibilità nella riscossione del pagamento della TARI per il 2020. Molti enti hanno quindi posticipato le scadenze per il pagamento, molto spesso dilazionandole in tempi più lunghi. Comuni e operatori del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti possono, inoltre, applicare uno sconto sia per quanto riguarda le utenze domestiche sia per quelle non domestiche, per poi recuperare l’importo in tre anni.
Calcolo TARI 2020: le scadenze
La TARI 2020 a Milano
Il Comune di Milano ha portato il pagamento della TARI 2020, fino all’anno scorso suddivisibile in due rate, a quattro rate:
Prima rata: scadenza 15 settembre
Seconda rata: scadenza 15 ottobre
Terza rata (o rata unica): scadenza 15 novembre
Quarta rata: scadenza 15 dicembre.
La TARI 2020 a Bologna
Il consiglio comunale ha disposto lo slittamento del pagamento della TARI dal 18 maggio al 30 settembre. Inoltre, ha messo a disposizione 10 milioni di euro per scontare la tassa alle attività commerciali e produttive più colpite dalla chiusura, nei seguenti scaglioni:
25% per attività come fioristi/floricoltori e ricevitori
40% per attività come associazioni, officine e attività artigianali (parrucchiere, estetiste, eccetera)
50% per attività come agenzie di viaggi, discoteche e bar.
La TARI 2020 a Napoli
I termini per il pagamento della TARI sono slittati al 30 ottobre e il comune offre anche la possibilità di pagare la tassa in 4 rate:
Prima rata (o rata unica): scadenza 30 settembre
Seconda rata: scadenza 30 ottobre
Terza rata: scadenza 30 novembre
Quarta rata: scadenza 29 gennaio 2021.
La TARI 2020 a Torino
Palazzo Civico ha messo in atto alcune agevolazioni per le imprese, con una riduzione della tariffa del 25% per attività quali alberghi, bar, cinema e botteghe. Ha inoltre posticipato le scadenze per l’acconto TARI da aprile a luglio, secondo queste scadenze:
Prima rata: scadenza 10 luglio
Seconda rata: scadenza 5 agosto
Terza rata: scadenza 4 settembre
Rata unica: scadenza 9 dicembre.
La TARI 2020 a Firenze
Il pagamento della TARI è stato rinviato di due mesi, dal 30 aprile al 30 giugno. Per le utenze non domestiche la cui attività sia stata sospesa per legge, decreti, provvedimenti regionali o comunali, il pagamento della prima rata dell’acconto TARI 2020 può avvenire entro il 2 dicembre 2020 senza sanzioni o interessi.
La TARI 2020 a Palermo
Per le utenze domestiche, il pagamento è stato posticipato al 31 maggio, con la possibilità di presentare domanda per un ulteriore slittamento al 15 luglio in caso di “oggettiva difficoltà economico-finanziaria”. Inoltre è stata presentata una proposta per aumentare lo sconto TARI fino al 59% per le utenze non domestiche a cui è stata imposta la sospensione dell’attività a causa dell’emergenza.
La TARI 2020 a Roma
L’invio delle bollette per la TARI 2020 è stato posticipato di qualche mese:
Tributi relativi al primo semestre, scadenza 30 settembre
Tributi relativi al secondo semestre, scadenza 31 dicembre.
Inoltre, l’invio di avvisi di accertamento, ingiunzioni fiscali e avvisi di pagamento è stato sospeso fino al 30 settembre 2020 (casi particolari esclusi). Rimangono sospesi fino al 30 settembre 2020 anche i termini di versamento delle rate TARI con scadenza dall’1 marzo al 30 giugno 2020 per avvisi e ingiunzioni già inviati o notificati e per i piani di rateazione già concordati.
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