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Iscrizione AIRE: tutto quello che c’è da sapere

Una breve guida ad uno strumento importante per gli italiani residenti all’estero.

5' di lettura

Se hai deciso di lasciare l’Italia per trasferirti all’estero per un lungo periodo, oltre agli adempimenti burocratici che ti troverai a fronteggiare nel paese di trasferimento, dovrai occuparti anche di comunicare allo stato italiano il tuo passaggio permanente di residenza facendo richiesta di inserimento nell’AIRE. Ma che cos’è, a cosa serve e come ci si iscrive? Abbiamo preparato una piccola guida con le informazioni più importanti sull’AIRE.

Che cos’è l’AIRE, a cosa serve e da chi è gestita?

L’AIRE è l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero e contiene tutti i dati dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ai 12 mesi. Per chi ha intenzione di espatriare, si tratta sia di uno strumento che di un obbligo importante. 

Nella pratica, l’iscrizione all’AIRE comporta, per il cittadino che ne fa richiesta:

  • Che la sua residenza nel territorio della Repubblica verrà cancellata dall’APR, l’Anagrafe della Popolazione Residente italiana
  • Che avrà diritto a richiedere i servizi consolari come residente all’estero presso l’Ufficio consolare di riferimento nel nuovo paese di residenza: ad esempio, ottenere il rilascio o far rinnovare i propri documenti di identità o di viaggio, nonché le certificazioni, inclusa la patente
  • Che potrà votare dall’estero per corrispondenza, anche senza farne espressa richiesta.

L’AIRE è gestita da:

  • Comuni
  • Uffici consolari
  • Ministero dell’Interno.

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Chi si deve iscrivere all’AIRE

Ai sensi della legge 470/1988, devono iscriversi all’AIRE:

  • Tutti i cittadini che trasferiscono la propria residenza all’estero per periodi superiori ai 12 mesi
  • quelli che già risiedono all’estero, dunque sia i nati all’estero sia coloro che hanno acquisito successivamente la cittadinanza italiana a qualsiasi titolo.

Invece, non devono iscriversi all’AIRE:

  • I cittadini italiani che si recano all’estero per un periodo di tempo inferiore ad un anno
  • I lavoratori stagionali
  • Alcune categorie di dipendenti statali in servizio all’estero
  • I militari italiani in servizio presso gli Uffici e le strutture della NATO dislocate all’estero.

Come iscriversi all’AIRE

Per richiedere l’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani all’Estero, è fondamentale rivolgersi all’Ufficio consolare di riferimento per presentare una domanda ufficiale di iscrizione. Successivamente, l’Ufficio consolare contatterà il Comune nel quale il cittadino risulta iscritto, per verificarne i dati, approvare la domanda e aggiornare la posizione di residenza anagrafica del richiedente anche ai fini delle iscrizioni elettorali. 

La richiesta può essere effettuata: 

  • attraverso il portale Fast.it dedicato all’AIRE
  • compilando il modulo di richiesta apposito, reperibile nei siti web degli Uffici consolari. A questo modulo va allegata la documentazione che provi l’effettiva residenza nella circoscrizione consolare e una copia del documento d’identità del richiedente.

In attesa della risposta dal Comune, l’Ufficio consolare iscrive il richiedente negli Schedari consolari. Lo status di "iscritto all'AIRE", infatti, si ottiene solo dopo che il Consolato ha ricevuto dal Comune la conferma dell’iscrizione all’AIRE. A quel punto, il cittadino viene cancellato dall’Anagrafe della Popolazione Residente (APR) del Comune di provenienza e inserito nell’AIRE.

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Alcune delle domande più frequenti sull’AIRE

Quanto costa iscriversi all’AIRE?

L’iscrizione all’AIRE è gratuita.

L’iscrizione all’AIRE sposta sia la mia residenza anagrafica che quella fiscale?

No, l’AIRE comporta la variazione di residenza anagrafica e di per sé non è sufficiente a dimostrare il trasferimento della residenza fiscale all’estero. Per ulteriori informazioni ti rimandiamo anche alla pagina dell’Agenzia delle Entrate dedicata all’Indicazione del domicilio per la notifica degli atti.

Quali documenti servono per l’iscrizione all’AIRE?

Per inoltrare la domanda di iscrizione all’AIRE ti serviranno:

  • Passaporto o documento di riconoscimento in corso di validità
  • Documenti che provino la residenza all’estero.

Come avviene la cancellazione dall’AIRE in caso di rimpatrio?

Se hai deciso di tornare in Italia e vuoi comunicarlo, non recarti all’Ufficio Consolare. Secondo la normativa vigente, infatti, gli Uffici consolari sono competenti a trasmettere al Comune italiano solo le dichiarazioni relative all'espatrio e alla residenza all’estero, ma non quelle relative al rimpatrio. Come cittadino residente all’estero rimpatriato, dunque, dovrai semplicemente recarti al Comune in cui hai deciso di trasferirti o fare ritorno e dichiarare il tuo nuovo indirizzo di residenza. In quella data, il Comune provvederà a cancellare il tuo nominativo dalle liste AIRE e a inserirti nell’APR italiana.

Possono usufruire dell’agevolazione impatriati coloro che non hanno effettuato l’iscrizione all’AIRE?

Sì. Le agevolazioni e le detassazioni per il rientro dei cervelli si estendono a tutti quelli che possono provare di avere la residenza all’estero sulla base delle norme convenzionali fra stati, indipendentemente dallo stato AIRE.

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È possibile effettuare la consultazione AIRE e ottenere un certificato di residenza AIRE all’Ufficio Consolare?

No. Gli Uffici consolari non sono titolari delle funzioni di ufficiale di anagrafe e quindi non possono rilasciare alcun certificato di residenza. Questo compito, sia per l'AIRE che per l'APR, può essere assolto esclusivamente dai Comuni italiani. Per questo, per richiedere il tuo certificato dovrai recarti all'ultimo comune di residenza in Italia presso la cui AIRE risulti essere iscritto.

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L’articolo che hai appena letto è stato redatto con la massima accuratezza a partire da fonti ufficiali, leggi e siti istituzionali. Nonostante tutto, però, non appartiene a un sito governativo: considerando che le normative possono cambiare nel tempo, prima di compiere azioni concrete ti invitiamo a consultare siti governativi.

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